Allerta Listeria monocytogenes, in quattro prodotti della gastronomia regionale molto apprezzati per le tavole della feste
Il Ministero della Salute ha emesso un’allerta alimentare urgente riguardante alcuni salumi prodotti da un’azienda abruzzese e in vendita anche nei supermercati. Si tratta di quattro prodotti che in tanti potrebbero aver scelto per arricchire di gustosi antipasti la tavola delle feste. Ecco quali sono e come riconoscerli.
Il Ministero della Salute ha emesso un’allerta alimentare urgente riguardante alcuni salumi prodotti da un’azienda abruzzese. Prodotti tipici di questa straordinaria regione e molto apprezzati sulle tavole delle feste, per cui purtroppo in queste ore è scattata la richiesta di ritiro dal commercio.
A causare l’allerta alimentare le ultime analisi di laboratorio dei prodotti nelle normali procedure di autocontrollo, che hanno rilevato, purtroppo la presenza di Listeria monocytogenes, un batterio patogeno che può causare gravi infezioni nell’uomo.
I prodotti interessati dal richiamo e rischiosi per la salute, sono i salumi denominati Diavoletti; Angioletti; Bastoncino Vastese, e Salsicce Secche.
Salumi, tipici della tradizione gastronomica abruzzese, che sono risultati appunto contaminati dal batterio Listeria monocytogenes, un batterio, diffuso in natura, che può in realtà contaminare una vasta gamma di alimenti, tra cui carni, latticini e verdure.
Il consumo di prodotti contaminati da Listeria può provocare la listeriosi, e cioè una grave infezione che può colpire chiunque, ma rappresenta un rischio maggiore per le donne incinte, i neonati, gli anziani e le persone con un sistema immunitario compromesso.
I sintomi della listeriosi possono includere febbre, mal di testa, rigidità nucale, nausea, vomito, diarrea e dolori muscolari, ma può manifestarsi in forme anche gravi, e in questo caso, l’infezione può portare a meningite, encefalite e setticemia.
Il richiamo riguarda specificamente il lotto numero 48 – 2024 del 25/11/2024 di tutti i prodotti elencati sopra, e che si presentano alla vendita in confezioni da 250 grammi l’una, con una scadenza lunga come per tanti salumi, e che corrisponde in questo caso, a sei mesi dalla data di produzione.
Nel caso uno di questi prodotti sia stato acquistato, è fondamentale non consumarlo, e la raccomandazione, subito dopo e di riportarlo/1 al al punto vendita che saprà come procedere al corretto smaltimento degli alimenti contaminati