Dopo mesi di lavoro intenso, la nuova Piazza Pia e il prolungamento del sottopasso di Lungotevere in Sassia sotto la direzione di Anas, sono stati finalmente inaugurati. Un’opera infrastrutturale di grande rilevanza che collega Castel Sant’Angelo alla Basilica di San Pietro. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha tagliato oggi il nastro dell’opera, sottolineando l’impegno profuso da tutte le squadre coinvolte e l’importanza di questa realizzazione, fondamentale per il miglioramento del traffico anche in vista del Giubileo 2025.
Inaugurata l’opera simbolo del Giubileo che collega Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione. L’impresa del sottopasso e il tesoro nascosto
Un’impresa ingegneristica complessa, resa ancora più ardua dalla presenza di numerosi sottoservizi e dal rinvenimento di importanti reperti archeologici, oggi ha visto la luce con tutti gli onori.
Il nuovo sottopasso di Piazza Pia, è stato finalmente inaugurato alla presenza del sindaco di Roma e della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che nonostante questi ostacoli hanno ringraziato le 110 maestranze e il coordinamento dell’ANAS, che hanno dato vita all’opera, terminata nei tempi previsti, con notevoli benefici per il traffico dei romani.
Caratteristiche tecniche dell’opera e impatto sulla città
Il nuovo sottopasso si sviluppa su tre corsie e comprende due passaggi pedonali, garantendo una fluidità del traffico e una migliore accessibilità alla zona.
Mentre al centro della piazza, sono state realizzate due fontane e aree verdi, che contribuiscono a creare un ambiente più piacevole e a mitigare l’effetto isola di calore.
L’opera di ingegneria civile, segna una svolta significativa per la viabilità e la fruizione di uno dei luoghi più iconici della Capitale. Il prolungamento del sottopasso esistente, ha permesso di interrare la viabilità, restituendo ai romani e ai turisti una piazza ampia e pedonale, pronta ad accogliere fino a 150mila persone, per grandi eventi e celebrazioni.
Il nuovo sottopasso, realizzato con un’attenta progettazione per garantire la compatibilità con le esistenti infrastrutture sotterranee, in particolare i collettori fognari, è lungo oltre 200 metri, e presenta caratteristiche tecniche all’avanguardia.
In primis le tre corsie di marcia, che costituiscono una piattaforma stradale, progettata per garantire un flusso di traffico fluido e sicuro.
Poi i passaggi pedonali, e cioè i due passaggi che permettono di attraversare il sottopasso in sicurezza, collegando le diverse aree della piazza, dove godere di fontane e di verde: un suggestivo specchio d’acqua, e la presenza di alberi e piante che contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria.
Il tesoro archeologico scoperto durante gli scavi
Il sindaco Gualtieri ha sottolineato come questa opera rappresenti un’eredità importante per la città di Roma, sia dal punto di vista infrastrutturale che culturale.
Il sottopasso, infatti, non solo migliorerà la viabilità e la qualità della vita dei romani, ma contribuirà anche a valorizzare il patrimonio archeologico della città, grazie ad una scoperta rinvenuta durante i lavori di scavo.
Un tesoro archeologico inatteso: e cioè come ormai noto, una villa romana di grande interesse storico. Grazie a un intervento di archeologia d’urgenza, i reperti sono stati salvaguardati e saranno presto esposti nei giardini di Castel Sant’Angelo, offrendo ai visitatori un’affascinante testimonianza del passato della città.