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Amanti del mare e grandi lavoratori: chi sono padre e figlio morti nel peschereccio affondato a Focene

La passione per il mare e per il loro lavoro, tanti messaggi di cordoglio per i pescatori che hanno perso la vita al largo di Focene dove è affondato il peschereccio 

La notizia del peschereccio affondato a Focene è stata seguita, nel giro di pochissimo tempo, dalla conferma che la tragedia avesse riguardato due persone particolarmente conosciute a Fiumicino e Ostia. Le vittime sono, infatti, Massimo Di Biase e suo figlio Claudio.

La passione per il mare e per il loro lavoro, tanti messaggi di cordoglio per i pescatori che hanno perso la vita al largo di Focene dove è affondato il peschereccio

Erano conosciuti da tutti Massimo e Claudio Di Biase, rispettivamente di 62 e 29 anni, padre e figlio. Il loro peschereccio è affondato al largo di Focene e loro non ce l’hanno fatta. Quel mare che amavano e che dava loro lavoro, da sempre, stavolta ha tolto. Erano usciti con la vongolara da 13 metri “Sette Fratelli”.

Si è sperato fino all’ultimo che si fossero salvati ma l’arrivo sulla spiaggia dei resti del peschereccio hanno fatto crollare la speranza.

Due grandi lavoratori, così li ricordano tutti tra Fiumicino e Ostia, dove si trova la pescheria Di Biase a viale dei Promontori.

Tanti i messaggi di cordoglio. Arrivano dagli amici, dai conoscenti, dal mondo politico del territorio. Arrivano da chi conosceva perfettamente il lavoro che facevano e li stimava per la passione che ci mettevano. Arrivano da chi non li conosceva personalmente ma è rimasto profondamente colpito dalla tragedia di oggi, domenica 22 dicembre.

Massimo aveva trasmesso il suo amore per il mare e per questo lavoro al figlio Claudio. Un giovane in gamba, dedito a portare avanti il mestiere della sua famiglia.

Claudio Di Biase e il papà Massimo

“Esprimo la mia vicinanza alla famiglia dei due pescatori, che sono di Fiumicino. Una tragedia che ci colpisce da vicino e che ci lascia sgomenti ed addolorati”, ha detto il sindaco Mario Baccini, che si è recato presso la sede della Capitaneria di porto di Roma, per seguire il coordinamento delle operazioni di ricerca dei due dispersi.

“Fiumicino piange. Una tragedia che ha colpito un’intera comunità”, ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Fiumicino, Monica Picca.

“Conoscevo Claudio e Massimo personalmente – afferma il consigliere comunale ed ex vicesindaco con la Giunta Montino, Ezio Di Genesio Pagliuca –  Nella loro casa sono stato accolto con affetto tante volte durante la mia infanzia, e di tutti quei momenti ho dei bellissimi ricordi. Solo pochi giorni fa ci siamo ritrovati, scambiandoci parole che oggi suonano ancora più preziose. Questa tragedia lascia una ferita profonda in tutto il cuore di Fiumicino”.

La dinamica

Tutta da ricostruire la dinamica di quanto accaduto. Massimo e Claudio Di Biase stavano rientrando con il loro peschereccio verso Fiumicino. Probabilmente erano usciti oggi, nonostante fosse domenica, poiché siamo nel periodo che anticipa le festività natalizie, quando c’è tantissima richiesta per la sera della Vigilia.

Nel momento in cui stavano tornando c’erano circa due metri e mezzo d’onda. Non si esclude che un’onda più forte del previsto li abbia colpiti e abbia ribaltato il peschereccio. Una dinamica tutta da chiarire e che sarà oggetto di indagine da parte della Capitaneria di porto.