Warhol e Banksy: in mostra nel cuore di Trastevere le opere dei due artisti in un dialogo esplosivo tra Pop Art e Street Art
Al WeGil, la prestigiosa struttura culturale della Regione Lazio, arriva una mostra che promette di fare storia: “Warhol e Banksy”, in una esposizione di 100 opere che rappresenta un confronto senza precedenti tra due giganti dell’arte contemporanea, due personalità apparentemente distanti, ma unite da un’incredibile forza creativa e comunicativa che arriva a tutti.
Andy Warhol, il padre della Pop Art, e Banksy, il misterioso maestro della street art, si incontrano nelle sale del WeGil in una mostra unica, Patrocinata dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea, e prodotta da Metamorfosi Eventi e Emergence Festival, che rappresenta un dialogo visivo tra i due artisti, che trascende le barriere del tempo e dello spazio,
Da un lato, le iconiche serigrafie di Warhol, celebri per la ripetizione ossessiva di immagini pop e volti famosi, dall’altro, le opere provocatorie e politiche di Banksy, che hanno fatto il giro del mondo, si incontrano nelle sale del WeGil per un confronto che va oltre le semplici etichette artistiche, in cui il pubblico potrà immergersi in un universo fatto di colori sgargianti, immagini iconiche e messaggi provocatori.
La mostra, curata da Giuseppe Stagnitta e Sabrina De Gregori, offre un’immersione totale nell’universo creativo dei due artisti. Oltre 100 opere, tra cui capolavori assoluti come la Marilyn di Warhol, realizzata da Warhol dopo la morte dell’attrice, e il Ratto di Banksy, raccontano la storia di due generazioni che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’arte.
In mostra anche la Kate Moss sensuale di Banksy, creata in un’edizione unica per la stessa modella come regalo di nozze, in occasione della sua luna di miele. La bella Kate Moss trovò il suo viso ingabbiato all’interno dell’inimitabile capigliatura di Marilyn Monroe: una straordinaria citazione al Maestro dell’arte POP americana, che finì nella sua stanza da bagno.
Ampio lo spazio dedicato alla ritrattistica più significativa dei due artisti, come quella della Regina Elisabetta e della Regina Vittoria, rispettivamente di Warhol e Banksy; o i famosi ritratti di Mao, Lenin e Kennedy di Warhol e la Monkey Queen di Banksy.
Poi le Soup di Banksy, un omaggio post-moderno alle opere più iconiche di Warhol, che l’autore rappresenta alla maniera di Warhol, con una ripetizione, stavolta, delle zuppe della sottomarca inglese TESCO, come denuncia del consumismo.
Tra gli immancabili pezzi in mostra, anche uno dei famosi Self Portrait di Andy Warhol. L’autore accompagnato dalla paura della morte, realizzò diverse serigrafie di Self Portrait durante la sua vita, alcuni dei quali lo vedono nelle vesti di Drag Queen mentre in altri appare con un teschio. Mentre in quella esposta, c’è il suo lato più timido e autentico e forse più vero che è stato mai realizzato dal genio della pop arte.
Dall’altra parte invece, Banksy “risponde” al genio della pop art, con uno dei suoi muri più significativi, dal titolo Computer Boy, che ritrae un ragazzino travestito da robot intento a disegnare sulla parete un robot stilizzato.
Un’invito da parte di Banksy a riflettere sui temi della digitalizzazione e del rapporto uomo-macchina, in una composizione speculare che porta alla disumanizzazione del soggetto, che è un must dell’autore, così come il tema degli effetti che ha l’inquinamento atmosferico sulla nostra salute.
In esposizione infatti, anche il famosissimo Season’s greetings di Banksy, l’opera muraria che spuntò nel 2018 su un garage a Port Talbot, per gridare basta inquinamento ad una delle città più inquinate del Regno Unito.
“Sicuramente mettere insieme i due artisti è stata una sfida che ci ha arricchito – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, alle Pari Opportunità, Simona Baldassarre -, e siamo orgogliosi di ospitare questa mostra al WeGil, per noi la casa della cultura della Regione Lazio” – ha dichiarato l’assessore a margine della presentazione della mostra “Warhol e Banksy”.
L’esposizione, sarà visitabile fino al 6 giugno 2025 presso l’hub culturale della Regione Lazio nel cuore del quartiere Trastevere, a Largo Ascianghi 5.