Orvinio è un piccolo e delizioso borgo collocato a 840 metri sopra il livello del mare. Una visita o un soggiorno da queste parti dona al visitatore grande relax, aria pulita, possibilità di fare sport, visita alle ricchezze artistiche del paese e l’occasione di degustare i piatti tipici e i prodotti locali. Tra questi c’è una pizza diventata molto famosa, preparata in un forno storico. Tutti la conoscono e la vogliono provare per cui è una tappa da non perdere se si viene da queste parti.
Visita di Orvinio, il gioiello nascosto del Lazio: cosa vedere
Immerso nella bellezza incontaminata dei Monti Lucretili, Orvinio è uno dei paesini più affascinanti del Lazio. Tra l’altro questo piccolo comune della provincia di Rieti, che offre panorami mozzafiato, un’atmosfera tranquilla e una ricca eredità storica, fa parte del prestigioso elenco dei “Borghi più belli d’Italia”. Rappresenta una meta ideale per chi cerca una fuga dalla frenesia della città.
Collocato a metà tra due altipiani, mostra il Velino dalla base, in tutta la sua bellezza.
L’aria pulita di Orvinio ha fatto sì che questo luogo fino ad un centinaio di anni fa venisse scelto da chi soffriva di tubercolosi e si doveva curare mentre oggi esiste qui una piccola comunità di persone arrivate da tutto il mondo per trovare sollievo dalla MCS (Multiple Chemical Sensitivity).
E’ inoltre un luogo particolarmente amato da ciclisti e motociclisti, che si fermano per gustare la pizza bianca del forno di Rosa.
Passeggiando nel centro storico, tra le stradine di Orvinio si possono ammirare antiche case in pietra, archi e piazzette pittoresche. Qui emerge l’aspetto medievale, con antichi portoni e vicoli che portano alle varie piazze o belvedere, come quello di Piazza del Sole a cui si arriva percorrendo via Segni.
Costeggiando le mura del castello si arriva invece al belvedere principale.
Una sorpresa che colpisce sempre il visitatore è legata alla presenza di mattonelle decorate lungo le strade del borgo, dotate di un Qr code. Collegandosi al link a cui rinvia si possono conoscere delle storie su Orvinio curate a “I Borghi narranti”.
Prima di entrare nel borgo si può ammirare la chiesa di Santa Maria dei Raccomandati. Qui la personalità di maggior spicco di Orvinio, il pittore Vincenzo Manenti, ha lasciato diversi affreschi, a testimonianza della sua arte.
All’esterno del borgo si trova la chiesa sconsacrata di San Giacomo, che risale al 1612. La pianta venne probabilmente disegnata dal Bernini. Anch’essa contiene affreschi del Manenti.
Una volta all’interno delle mura di Orvinio si può vedere la chiesa di San Nicola di Bari, patrono della città, che risale al 1536, restaurata nel 1842. La chiesa è a pianta ottagonale e ha cinque altari.
Una delle principali attrazioni è il Castello Malvezzi Campeggi, che fu di proprietà anche degli Orsini e dei Borghese e venne ristrutturato agli inizi del ‘900. Il castello è formato da diversi edifici costruiti in epoche diverse. Elementi originali sono il maschio cilindrico e le mura di cinta merlate.
Cosa fare a Orvinio
Situato all’interno del Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, il borgo è circondato da colline verdi, boschi secolari e sentieri perfetti per gli amanti della natura e del trekking. E’ un luogo di montagna ma pianeggiante e offre una vasta rete di sentieri per escursioni a piedi, in mountain bike o a cavallo.
A Orvinio ci si può dedicare a tante attività all’aria aperta, quindi, come il birdwatching o le escursioni da Pratarelle a Petra Demone, al Nido delle Aquile, al Monte Pellecchia, al Monte Castellano, alla Cima Casarene. Rappresenta anche l’ottava tappa del Cammino di San Benedetto, quella che inizia da Castel di Tora.
Eventi, sagre e prodotti tipici
Orvinio è una meta adatta anche per soggiornare, non solo per trascorrere qualche ora in pieno relax. Diversi gli eventi in programma.
Si inizia a gennaio con la Sagra del Polentone. Si tratta di una polenta rafferma, tagliata con il filo e farcita con spuntature, pancetta e salsicce. In questo si differenzia dalla polenta, fatta invece con il pomodoro.
A giugno si svolge la Sagra dei cecamariti, conditi all’aglione ovvero con olio, aglio e pomodoro, e fatti con acqua e farina impastati a mano.
A luglio ci sono invece la Sagra delle fettuccine all’aglione e l’estate orviniese.
Nel mese di dicembre chiude la Sagra dellu pizzillu, una pizza senza lievito farcita con cicoria e carne.
Come arrivare
Per raggiungere Orvinio partendo da Roma, imbocca l’autostrada A24 Roma-L’Aquila e prendi l’uscita per Vicovaro/Mandela. Da lì, attraversa il centro abitato di Vicovaro e prosegui lungo la SS 314 seguendo le indicazioni per Orvinio.
(Foto gentilmente concesse da Maurizio Forte – I Borghi narranti)