Roma, arrestato anarchico indagato per l’attentato a Terna: in casa aveva tre ordigni esplosivi artigianali

Primo arresto collegato all'attentato incendiario alla sede romana di Terna: l'uomo farebbe parte del movimento anarchico che rivendicò il gesto

E’ finito in manette in queste ore, con l’accusa di aver partecipato all’attentato alla sede romana di Terna e della detenzione illegale di esplosivo, un uomo di 51 anni. L’arresto della Polizia di Stato, che rientra nell’ambito delle indagini sul movimento anarchico insurrezionale, è avvenuto nell’abitazione dell’uomo dove gli agenti della DIGOS hanno rinvenuto tra pericolosi ordigni di fattura artigianale.

Primo arresto collegato all’attentato incendiario alla sede romana di Terna: l’uomo farebbe parte del movimento anarchico che rivendicò il gesto

Farebbe parte di un movimento anarchico insurrezionale nazionale, che agisce contro le aziende che operano nell’indotto bellico e a favore dei militanti coinvolti in processi per reati contro l’autorità dello Stato, il 51enne che è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato, accusato di aver partecipato all’attentato alla sede romana di Terna avvenuto lo scorso novembre 2023.

L’attentato alla sede di Terna

Quella notte tra il 1° e il 2 novembre, un gruppo di individui incappucciati aveva raggiunto la sede principale di Terna SpA a Roma, in via Galbani, 70, con l’intento di compiere diversi atti atti vandalici e incendiari dando fuoco ai veicoli in prossimità dell’azienda leader nel settore della transizione energetica,

L’azione era stata poi rivendicata dal movimento anarchico insurrezionale, motivando il gesto con la volontà di colpire le aziende coinvolte nell’industria bellica.

Le indagini della Digos

Le indagini, condotte dalla Digos di Roma sotto la direzione della Procura della Repubblica, si erano fin da subito concentrate sull’individuazione dei responsabili dell’attentato, resa possibile dopo un lungo lavoro di incrocio di elementi, tra cui come da prassi la visione delle immagini delle telecamere di sicurezza, ma soprattutto le informazioni raccolte sui siti web e sui social media legati al movimento anarchico.

E’ stato cosi che sono emersi in particolare i profili di due libertari, che appartenenti al movimento anarchico capitolino avrebbero partecipato all’attentato alla sede romana di Terna.

L’arresto e il ritrovamento dell’esplosivo

Il blitz dello scorso 11 dicembre degli agenti della Digos, con le perquisizioni domiciliari a carico dei due soggetti sospettati di coinvolgimento nell’attentato, ha infine permesso il rinvenimento di materiale esplosivo artigianale.

L’uomo è stato immediatamente arrestato con l’accusa di detenzione illegale di esplosivo: tre pericolosi ordigni di fattura artigianale senza alcuna etichettatura, che hanno fatta scattare le manette nei confronti del 51enne.

Con l’arresto convalidato il soggetto ristretto nel Carcere di Regina Coeli, dovrà ora rispondere di detenzione illegale di esplosivo.