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Femminicidio Martina Scialdone: chiesto l’ergastolo per l’ex

L'avvocata Martina Scialdone era stata uccisa al culmine di una lite

La Procura di Roma ha chiesto l’ergastolo con isolamento diurno di 18 mesi per Costantino Bonaiuti, l’uomo che aveva ucciso con un colpo di pistola Martina Scialdone.

L’avvocata Martina Scialdone era stata uccisa al culmine di una lite

Il femminicidio di Martina Scialdone, 34 anni, era avvenuto il 13 gennaio 2023. Bonaiuti le aveva sparato all’esterno di un ristorante in via Amelia, al Tuscolano.

Nei confronti dell’uomo, ingegnere ed ex dell’avvocata uccisa, è stato contestato l’omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, del legame affettivo e il reato di porto abusivo di arma.

Oggi, martedì 17 dicembre, la pm Barbara Trotta ha ricordato la drammatica lite durante la quale Martina, che aveva deciso di interrompere la relazione con l’ex, era stata uccisa. 

Un femminicidio che avvenne davanti al fratello della donna. “Ciò che ha fatto deragliare Bonaiuti – ha detto la pm in aula – è stata la volontà della donna di essere libera e di avere un’altra relazione”.

Bonaiuti ha agito “portando con sé l’arma sul luogo dell’appuntamento essendo consapevole della volontà di interrompere definitivamente la relazione controllandone gli spostamenti grazie all’installazione clandestina di un dispositivo gps collegandolo al suo cellulare”.

L’uomo dovrà rispondere anche di porto illegale in luogo pubblico della pistola semiautomatica Glock, arma che deteneva per uso sportivo.

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