Il McDonald’s di fronte a Termini chiuso dalla polizia. Il fast food più famoso del mondo, situato nel cuore della principale stazione ferroviaria di Roma, resterà, infatti, a battenti chiusi per dieci giorni. Il questore della capitale, Roberto Massucci, ha preso la drastica decisione di far scattare la sospensione a seguito di numerose segnalazioni che dipingevano il locale (anche se non direttamente coinvolto) come un ritrovo di sbandati e malviventi.
Il questore chiude il fast food per 10 giorni a causa di ripetute segnalazioni di risse, rapine e aggressioni
Risse, rapine e aggressioni violente si sarebbero susseguite all’interno e nei pressi del McDonald’s, trasformandolo in un punto di riferimento negativo per la zona già difficile.
La situazione è diventata insostenibile, tanto che il caso è stato sottoposto dalle stesse forze dell’ordine al questore a cui spetta la responsabilità della sicurezza pubblica.
La chiusura del locale rientra in una più ampia strategia di controllo e presidio del territorio, intensificata in vista del Giubileo.
La stazione Termini, da sempre un luogo molto frequentato, è spesso al centro di episodi di criminalità che avrebbero a più riprese minato la sicurezza dei cittadini e dei turisti.
Con questo provvedimento, le autorità intendono ristabilire l’ordine pubblico e restituire ai romani e ai visitatori la percezione di una città sicura. La speranza è che la chiusura temporanea del McDonald’s possa servire da deterrente e contribuire a migliorare la situazione.
La sospensione
Ora, il provvedimento sospensivo di 10 giorni si è reso necessario – si spiega – in considerazione dell’esigenza di “garantire l’ordine e restaurare la percezione di sicurezza nei cittadini nella misura in cui l’attività svolta dall’esercizio favorisce la perpetrazione di condotte illecite, divenendo di fatto un abituale ritrovo di persone violente e, pertanto, socialmente pericolose”.
È soprattutto nelle ore serali che l’area a ridosso del Mcdonald’s si trasforma in terra di nessuno. Nella strada, a poca distanza dal fast food, una sera di settembre era stato ucciso un 28enne peruviano, Jarol Bernaola, accoltellato con sei fendenti da un connazionale con cui aveva litigato per una ragazza.