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Dopo sette settimane d’attesa, finalmente i lavori alla scogliera di Ostia (VIDEO)

Dopo l’ennesimo rinvio riprendono i lavori alla scogliera di Ostia, l’imperativo categorico è di salvare la stagione balneare 2025

I lavori alla scogliera di Ostia sono partiti dopo sette settimane di attesa. Benne e camion hanno ripreso il movimento terra necessario al ripristino della scogliera situata di fronte a largo dei Canotti nei pressi della spiaggia libera attrezzata “Hakuna Matata”.

Dopo l’ennesimo rinvio partono i lavori alla scogliera di Ostia, l’imperativo categorico è di salvare la stagione balneare 2025

Mentre le mareggiate continuano a far arretrare la linea di costa, con ritmi pachidermici l’amministrazione locale riprende a tessere quella che assomiglia, per certi versi, alla tela di Penelope che affonda nell’immobilismo il futuro turistico del mare di Roma.

Il cantiere, finanziato interamente con risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio, può contare su una dotazione complessiva di 1,6 milioni di euro.

Il rischio che le operazioni che puntano a far “rifiorire”, vale a dire consolidare e rendere quindi di nuovo efficace, la linea di scogliera che corre parallela alla costa, dal Pontile al Canale dei Pescatori, si arenino tuttavia non può dirsi scongiurato.

I precedenti parlano da soli. La seconda metà degli interventi era iniziata addirittura il 14 dicembre dello scorso anno ed era stata interrotta con l’inizio dell’ultima stagione balneare partita nel mese di giugno.

La nuova tranche di interventi punta a completare le misure di consolidamento fino al molo di ponente del Canale dei Pescatori. Per procedere alla riqualificazione dall’ultima fase di restyling effettuata 35 anni fa occorrerà sfruttare le piste che permettono di accedere alla parte di scogliera direttamente interessata.

Se la nebbia delle interruzioni improvvise non tornerà a rendere torbida la progressione delle misure di risanamento, operatori balneari e turisti avranno di nuovo una zona di balneazione degna di questo nome nei prossimi mesi e, tra l’altro, nei pressi di una delle spiagge libere attrezzate più frequentata di Ostia Levante.

Ma affinché il tutto non si tramuti nel solito boomerang i tempi di lavorazione stringono, perché l’obbiettivo è di far trovare pronto all’accoglienza tutto il tratto interessato entro la prossima stagione balneare 2025.

Non a caso il nuovo cantiere è stato dotato si un deposito locale utile a dare ricovero a ruspe e materiali necessari alle lavorazioni, posizionato a ridosso della scogliera stessa.

La spada di Damocle che pende sull’attrattività turistica del Lido di Roma

Nello scoro mese di giugno era stato concluso il lavoro relativo al tratto compreso tra il Pontile e il “Curvone” di piazzale Magellano ma non è risolta un’altra ben più pressante situazione che pende come una spada di Damocle sul futuro dell’attrattività turistica di tutto il Lido di Roma. E cioè quella della rimozione dei detriti che ora impediscono l’accesso al settore di arenile compreso tra l’Hibiscus e lo Sporting Beach. Resta per ora inascoltato l’appello rivolto al Comune di Roma Capitale dalla Giunta di via della Pisana.

Anche i lavori promessi dalla Regione Lazio sono stati rinviati a primavera del prossimo anno, mentre l’assenza di concessionari per il Kursaal e lo Sporting Beach, le cui autorizzazioni sono state dichiarate decadute dal Campidoglio e il sequestro dello Shilling chiamano direttamente in causa il X Municipio rovesciando sul parlamentino locale le specifiche responsabilità.

Occorrerà vedere se l’ente vorrà attivarsi per invertire una tendenza al degrado che penalizza Ostia, al di là del fatto che la qualità delle sue acque è invidiabile e che si tratta dell’area marina più facilmente accessibile ai romani.

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