Ad Atreju la denuncia sullo stato disastroso di mobilità e trasporti pubblici di Roma

E’ toccato alla consigliera comunale Mariacristina Masi durante la kermesse di Fratelli d’Italia Atreju, tracciare il quadro critico su mobilità e trasporti pubblici di Roma

Cantieri a Roma per rifare le strade: zone interessate e modifiche della viabilità

Arriva il Giubileo e Roma si fa trovare impreparata all’appuntamento con l’appuntamento spirituale ma anche turistico. A destare maggiori preoccupazioni sono la mobilità e l’efficienza dei trasporti pubblici, messi in crisi da cantieri ancora in corso e ritardi ingiustificabili.

E’ toccato alla consigliera comunale Mariacristina Masi durante la kermesse di Fratelli d’Italia Atreju, tracciare il quadro critico su mobilità e trasporti pubblici di Roma

Se ne è parlato ad Atreju – La via italiana, l’appuntamento annuale di Fratelli d’Italia in corso presso il Circo Massimo, nel corso del dibattito “Cantieri e mobilità, le opportunità sprecate per Roma” tenutosi ieri sera, lunedì 9 dicembre.

Ad Atreju la denuncia sullo stato disastroso di mobilità e trasporti pubblici di Roma 1

Alla consigliera comunale Mariacristina Masi il compito di partecipare al “Rapporto su cantieri e  trasporto pubblico a Roma in attesa del Giubileo”. E ne è uscito un quadro assolutamente sconfortante, come rivela la stessa consigliera Masi in questa intervista.

Atreju è la kermesse nazionale di Fratelli d’Italia e quest’anno si è deciso di inserire anche un panel completamente dedicato alla città di Roma, come mai?

Ringraziamo il partito nazionale e la federazione romana per aver deciso di dedicare una parte dell’evento nazionale alla nostra Capitale. Abbiamo la fortuna di avere a capo del governo una donna di Roma, che è stata anche consigliere in Assemblea Capitolina e che conosce bene i problemi della città. Per questo lavoreremo insieme con lei alle grandi riforme che Roma attende da troppo tempo, a partire da maggiori poteri.

Ad Atreju la denuncia sullo stato disastroso di mobilità e trasporti pubblici di Roma 2
Un momento del dibattito “Cantieri e mobilità, le opportunità sprecate per Roma”

Il quadro della mobilità a Roma in vista del Giubileo si presenta con note negative: quali sono le criticità che preoccupano maggiormente?

Il Giubileo rappresenta una grande opportunità, una vetrina internazionale che ci permetterà di dimostrare che Roma è in grado di ospitare i grandi eventi internazionali con efficienza. Dopo aver rinunciato alle Olimpiadi ammettendo l’inadeguatezza e dopo la figura fatta per la candidatura all’Expo è fondamentale dare un’immagine diversa della nostra Capitale, che non dovrà più essere citata sulle grandi testate internazionali solo per la sporcizia, per i cinghiali e per il disastro trasporti. La mobilità svolgerà un ruolo centrale, sono mesi che esprimiamo serie perplessità su quanto si è fatto e la decisione del Sindaco di imporre lo smartworking per i dipendenti capitolini a causa del traffico in centro, la dice lunga sull’efficienza del trasporto pubblico. Si sono susseguite varie amministrazioni di centrosinistra, tranne una piccola parentesi nel 2008: in tutti questi decenni non solo non si è investito in modo adeguato sull’efficientamento del trasporto pubblico, ma non si è provveduto a manutenere neanche quel poco che si è fatto. Potremmo tranquillamente dire che abbiamo due metropolitane e mezza e neanche funzionano alla perfezione. In questo quadro sconfortante è importante ricordare l’ingente finanziamento del governo per la Metro C, a dimostrazione del fatto che per il bene della città si è pronti alla collaborazione con qualsiasi Amministrazione. Peccato che il Sindaco spesso tenda a scaricare su altri le proprie, evidenti responsabilità.

Ad Atreju la denuncia sullo stato disastroso di mobilità e trasporti pubblici di Roma 3
Maria Cristina Masi

La metro B è afflitta da una pesante rarefazione delle corse: il Campidoglio sostiene che sia colpa della carenza dei treni, qual è lo stato dell’arte?

Evidentemente la carenza dei treni incide sul servizio, ma la questione è un’altra. Consideriamo straordinario un evento ordinario, come il Giubileo, che tutto il mondo sapeva da sempre che sarebbe avvenuto nel 2025: come mai quindi siamo arrivati ai primi di Dicembre e non si è potenziata la linea? 25 anni non sono stati abbastanza? Non c’è stata una programmazione, la sinistra ormai non ha più una visione di città, per questo l’Assessorato capitolino in questa consiliatura si è occupato più di Ztl, che di trasporti. Si naviga a vista.

la Roma Lido è di competenza regionale: cosa si prevede?

La Roma Lido, per volontà di Zingaretti, è tornata di competenza regionale, all’epoca avevamo espresso il nostro disappunto sui tempi e sui modi e avevamo ragione, nel periodo di limbo non solo non sono stati fatti investimenti, ma si è lasciata la linea nell’abbandono totale. La gestione poi è stato l’ennesimo pastrocchio della vecchia giunta regionale. Lo dimostra la questione delle fideiussioni emersa in queste settimane. Adesso ci troviamo a dover tamponare la situazione, in attesa e nella speranza che arrivino i treni.

La fruizione dei servizi d’accesso alle banchine della metro attraverso scale mobili e ascensori è al limite in molte stazioni. Perché questi ritardi?

Nonostante si sia cercato di sburocratizzare l’iter di manutenzione delle scale e degli ascensori la situazione a pochi giorni dall’apertura della Porta Santa è ancora critica, basti pensare che per la metro A ogni giorno almeno due stazioni hanno gli ascensori fuori servizio e in un numero indefinito di fermate le persone diversamente abili per accedere devono prenotare il montascale attraverso il sito. Di certo non è questa la strada da intraprendere per rendere la nostra città inclusiva. Sulla Metro B, basta andare sul sito per comprendere i numerosi disagi dovuti alle scale e agli ascensori rotti o in manutenzione. Sulla C poi , che è di recente costruzione, non ne parliamo.

Riguardo alla gestione delle linee bus, l’attenzione del Comune e di Atac sembra essere riservata solo alle direttrici più classiche; in questo modo viene meno il principio di rete nei collegamenti di superficie?

Rappresenta la carenza di visione che dicevamo in precedenza: se non si ha un’idea di città da perseguire non si è di conseguenza in grado di portare avanti e sviluppare un trasporto pubblico che consideri a 360 gradi le esigenze dei vari quadranti e si cerca così di intervenire su ciò che si ritiene prioritario, lasciando sempre più indietro i collegamenti con gli altri quartieri. Tutto questo in una concezione, chiarita bene dalla questione del tentativo di estendere la ztl, secondo cui chi è in periferia deve essere disincentivato a raggiungere il Centro. Noi siamo assolutamente contrari a questo modello, anzi auspichiamo una maggiore integrazione tra periferie e Centro storico.

Un punto sui cantieri a pochi giorni dall’apertura dell’Anno Santo…

Basta girare per la città per rendersi conto che ci sono cantieri ovunque e il fatto di averne aperti molti contemporaneamente ha aumentato notevolmente  i problemi di traffico. Le opere completate in tempo sono un numero ridicolo rispetto al totale, Gualtieri ha poco di cui vantarsi, ma ci auguriamo tutti, per il bene di Roma, che i disagi per pellegrini e turisti siano limitati il più possibile.