L’ipotesi dell’incidente sembra ormai definitivamente esclusa. Ma le cause che avrebbero spinto all’estremo gesto il 12enne di Roma, volato giù giovedì 5 dicembre dal decimo piano al Collatino, restano ancora un mistero.
Il magistrato eviterà l’autopsia del 12enne. Al vaglio le cause dell’estremo gesto
Le indagini per ora rimangono concentrate sul mondo scolastico dell’adolescente che frequentava una nota scuola privata con retta annua di oltre ottomila euro.
Gli inquirenti, per ora avrebbero escluso l’ipotesi del bullismo e si stanno concentrando sul rendimento scolastico del ragazzo.
Dopo aver ascoltato genitori e insegnanti, gli inquirenti vogliono capire se eventuali difficoltà a scuola, o dei brutti voti, possano aver contribuito alla sua decisione.
L’attenzione di Procura e della polizia si è concentrata sul telefonino del minorenne, acquisito fin dai primi momenti.
Il pm Giuseppe Cascini, titolare dell’indagine, ha affidato l’incarico per analizzare lo smartphone ed estrapolare il contenuto della memoria nonché delle piattaforme di messaggistica, come messanger e whatsapp utilizzate dall’adolescente. Così come la chat di classe e di altri gruppi dei quali non si esclude il 12enne facesse parte.
Autopsia evitata
Il magistrato ha deciso, nel frattempo, che non sarà necessaria l’autopsia, ma solo un esame esterno del corpo per accertare le cause della morte. Nessun dubbio, infatti, che sia da ricollegare alla caduta.
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