Collaboratrice de La Repubblica e de Il Messaggero, Marinella Colantoni ha dato vita con la sua penna a importanti battaglie civiche
Il giornalismo del litorale romano è in lutto per la scomparsa di Marinella Colantoni. Aveva 71 anni e a stroncarla è stato un male spietato.
Delicata ma anche tagliente quando necessario, sempre attenta alle vicende amministrative di Ostia e dintorni, Marinella Colantoni è stata per molti anni, tra gli Ottanta e i Novanta del secolo scorso, collaboratrice prima del quotidiano La Repubblica poi della redazione locale de Il Messaggero.
Alla sua penna caustica e combattiva si devono battaglie come quella per l’autonomia amministrativa di Ostia da Roma, per la ricostruzione del Pontile e per la realizzazione dell’ospedale G.B.Grassi.
Sposata con Aurelio Moro, tra i fondatori dei centri per il recupero di tossicodipendenti, condivideva con lui passione civica e attivismo sociale. Insieme, sono stati vicini ai Radicali di Marco Pannella ed Emma Bonino, dei quali erano ferventi estimatori.
Marinella Colantoni, insieme con un nutrito gruppo di giornalisti e sotto la guida di Antonio Paolini e Stefano Quondam, dal 1986 al 1989 è stata tra coloro che hanno dato vita alla redazione di Ostia e Litorale de Il Messaggero.
Aveva smesso di scrivere negli anni Duemila, preferendo dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. Quattro anni fa la perdita del suo adorato Aurelio, un lutto che non ha mai abbandonato Marinella. Pochi mesi fa la scoperta di un male incurabile e il ricovero presso la Merry House di Acilia dove si è spenta la notte scorsa per una crisi cardiorespiratoria.
Marinella Colantoni lascia nelle lacrime i figli Tommaso ed Elettra insieme con i suoi amati nipotini. A tutti loro giungano le più partecipi condoglianze della nostra redazione. I funerali si svolgeranno lunedì 9 dicembre alle ore 11:30 presso la chiesa di San Tommaso Apostolo all’Infernetto.