Roberto Riccardi (Udc): “Gualtieri svuota il Comune, smart working elettorale mentre Roma affonda”

Smart working due volte a settimana per 9.000 dipendenti. La mossa svuota-Campidoglio di Gualtieri

Il Campidoglio

di Roberto Riccardi*

Dopo aver annunciato la sua ricandidatura, il sindaco Gualtieri ha sferrato un colpo letale all’efficienza della capitale: due giorni di smart working a settimana per 9.000 dipendenti comunali nel 2025. Una decisione che ignora deliberatamente le evidenze globali sul fallimento del lavoro da remoto, proprio mentre Roma si prepara ad affrontare la sfida del Giubileo.

Smart working due volte a settimana per 9.000 dipendenti. La mossa svuota-Campidoglio di Gualtieri

Il disastro è giĂ  scritto. A Los Angeles, il centro cittĂ  è ridotto a un guscio vuoto, con serrande abbassate e uffici deserti, monumento al fallimento dello smart working. I colossi globali – Amazon, Apple, Google – hanno giĂ  invertito la rotta, riportando i dipendenti in ufficio dopo aver constatato il crollo della produttivitĂ . Ma a Roma, evidentemente, si preferisce ignorare queste lezioni.

L’impatto sarĂ  devastante. In una cittĂ  dove i cittadini attendono mesi per una carta d’identitĂ  elettronica, la scelta di depotenziare ulteriormente la macchina amministrativa appare come un atto di irresponsabilitĂ  amministrativa senza precedenti. La JPMorgan ha documentato un crollo del 30% nella produttivitĂ  dei team ibridi, ma questo dato viene bellamente ignorato dall’amministrazione capitolina.

Un calcolo elettorale?

La veritĂ  è che questa misura non è altro che un calcolo elettorale mascherato da innovazione. Mentre altre metropoli corrono ai ripari per salvare i loro centri urbani dallo spopolamento e dal declino economico, Roma sceglie deliberatamente di sabotare la propria ripresa. L’arrivo del Giubileo 2025 richiederĂ  una macchina amministrativa efficiente e presente, non uffici vuoti e servizi rallentati.

Gualtieri vende ai romani una ricetta giĂ  fallita ovunque, spacciandola per modernitĂ . Il prezzo di questa scelta elettorale lo pagheranno i cittadini, con servizi ancora piĂą lenti e una cittĂ  che, invece di innovare davvero, sceglie la via del declino amministrativo. Una decisione che i romani ricorderanno amaramente alle urne.

Roberto Riccardi
Commissario UDC Roma Capitale e CittĂ  Metropolitana