Battono bandiera straniera ma in realtà sono italiane. Si è conclusa oggi venerdì 6 dicembre l’operazione “Fake Flag”, da parte della Guardia di Finanza. Multe salate agli armatori che hanno omesso la dichiarazione del possesso dell’imbarcazione.
Cresce il fenomeno delle barche italiane con bandiera straniera, multe salate nell’operazione “Fake flag”
L’operazione “Fake flag” puntava al contrasto di un fenomeno che sembrerebbe sempre più diffuso nell’ultimo periodo.
In base ai dati in possesso della Guardia di Finanza negli ultimi tre anni sarebbero aumentate del 256% le barche che, pur essendo italiane, hanno accantonato il tricolore per battere una bandiera straniera. Questo si traduce in una perdita del gettito Iva per l’Italia di circa 200 milioni di euro.
Contro questa tendenza si è mossa la Guardia di Finanza con una serie di controlli svolti nei confronti di armatori italiani.
Sono quindi scattate le verifiche da parte delle Fiamme Gialle Aeronavali di Civitavecchia, compiute attraverso il monitoraggio dei vari approdi del litorale e il pattugliamento delle acque davanti alle coste del Lazio. Un lavoro svolto insieme all’Agenzia delle Dogane di Civitavecchia.
L’operazione “Fake flag” si è conclusa, appunto, oggi. Sono 33 le imbarcazioni da diporto scoperte e totalmente sconosciute al fisco.
Dove sono stati effettuati i controlli
I controlli dell’operazione “Fake flag” hanno interessato l’intero litorale laziale e le isole pontine. Sono durati diversi mesi e sono stati intensificati, in particolare, nel periodo estivo.
Tra le 33 barche in questione, una ventina sono quelle trovate a Civitavecchia e Gaeta mentre le altre 13, che battevano bandiera straniera ma erano italiane, sono state scoperte ad Anzio, Ostia e Fiumicino.
Si tratta di barche di diverso tipo, sia a vela che a motore, tutte superiori ai 10 metri.
Gli armatori sanzionati arrivano tutti dal Lazio. La maggior parte sono romani, ma ci sono anche armatori di Latina, Frosinone e Viterbo
Il valore totale è di circa 2 milioni di euro.
Gli armatori sono italiani e avevano omesso nella dichiarazione al fisco di possedere l’imbarcazione con bandiera estera.
Sono stati sanzionati per circa 530 mila euro, in totale.
Inoltre altre quattro barche con bandiera extracomunitaria sono state sequestrate perché avevano superato il limite di permanenza sul territorio comunitario senza aver assolto il pagamento degli oneri doganali.
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