Fuochi d’artificio vietati a Pomezia, i limiti e le eccezioni al divieto previsto dalle norme appena approvate
Fuochi d’artificio vietati in tutto il territorio di Pomezia in vista delle imminenti festività natalizie. Il sindaco pometino Veronica Felici ha, infatti, firmato l’ordinanza che stabilisce il divieto di utilizzare “artifizi pirotecnici” in determinate fasce orarie, e i limiti entro cui il loro impiego potrà essere autorizzato.
Il provvedimento stabilisce che da domani, venerdì 6 dicembre, alle ore 24.00 sino alla Mezzanotte del 6 gennaio dell’anno nuovo sarà vietato utilizzare “materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici anche se contenenti miscele detonanti ed esplodenti ascrivibili alla categoria F3” e comunque dei cosiddetti “fuochi di libera vendita” o “declassificati” che abbiano effetto, semplice o in combinazione con altri, di scoppio, crepitante e fischiante.
Saranno esclusi dal perimetro del divieto i prodotti delle categorie F1 e F2. Vale a dire fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, bacchette scintillanti e simili.
L’uso dei fuochi può essere autorizzato solo se si tratti di spettacoli pirotecnici effettuati da professionisti, a meno che vengano impiegati in luoghi privati se gli effetti pirotecnici sono suscettibili di ricadute su luoghi pubblici o su luoghi privati di proprietà di terzi.
L’ordinanza vieta l’uso di fuochi pirotecnici, non posti in libera vendita, nei luoghi privati senza la licenza oppure si tratti di articoli pirotecnici teatrali e di altri articoli pirotecnici se vengono utilizzati per scopi diversi da quelli per cui gli articoli stessi sono destinati.
Chi viola le disposizioni dell’ordinanza si espone a una multa compresa tra 25 e 500 euro.
L’ordinanza raccomanda inoltre di acquistare i fuochi artificiali “esclusivamente” presso gli esercizi commerciali autorizzati a tale tipologia di vendita e aventi marcatura “CE”, di non raccogliere botti, petardi o qualsiasi artificio inesploso, né tantomeno di provare a riaccenderli ed è compito dei genitori o di chi esercita la patria potestà di vigilare affinché i minori non facciano uso o detengano materiali esplodenti.
La sindaca ha pertanto accolto, ma solo in parte, le richieste avanzate da un gruppo di attivisti che, nei giorni scorsi, si erano mobilitati per chiedere misure urgenti di divieto sull’impiego di botti sparati di giorno e di notte a Pomezia e nei quartieri limitrofi durante tutto l’anno. Esplosioni suscettibili di procurare stress e sofferenza a chi è affetto da disturbi dello spettro autistico oltre che agli animali domestici.
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