Quindicenne viene molestata sul bus mentre va a scuola. Dall’incubo al sollievo. Il maniaco è stato smascherato grazie al coraggio dell’adolescente e alla sicurezza trasmessale da Bianca, Enrico e Lorenza i tre carabinieri che per alcuni giorni l’hanno scortata in borghese sul 905. La ragazzina ora può andare a scuola tranquilla, il suo molestatore è in carcere.
La 15enne molestata sul bus mentre va a scuola. Lettera aperta della mamma per ringraziare i carabinieri
La vicenda risale al 28 novembre quando la ragazza, salita a Casalotti, nella ressa si è ritrovata addosso le mani del maniaco. Terrorizzata è fuggita dall’autobus, è tornata a casa e si è sfogata con la madre.
Insieme, mamma e figlia si sono recate alla stazione dei carabinieri di Casalotti che, raccolta la denuncia, le hanno assicurato che avrebbero fatto del tutto per dare un nome a quell’uomo.
La quindicenne si è fatta coraggio e ogni giorno coi carabinieri al seguito a ripreso per più giorni il bus, diretto a scuola, finché non si è ritrovata faccia a faccia col suo molestatore. Le è bastato indicarlo e sono scattate le manette. Bianca, Enrico e Lorenza sono stati di parola.
Hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria il maniaco e lo hanno spedito in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata, considerata l’età della vittima.
La mamma della 15enne li ha voluti ringraziare uno ad uno i tre carabinieri che hanno fatto sentire al sicuro la figlia consolandola con l’arresto dell’incubo vissuto.
La lettera all’Arma
Sono una mamma, abito a Casalotti – ha scritto la donna – sono madre di una ragazza minorenne di 15 anni che il 28 novembre è stata vittima di molestie sessuali da parte di un cittadino straniero a bordo di un bus dell’Atac linea 905, mezzo col quale quotidianamente mia figlia raggiunge la scuola.
Dal momento in cui abbiamo denunciato nelle ore successive al fatto quanto accaduto ai Carabinieri della stazione di Roma Casalotti siamo rimasti sorpresi dai modi gentili e dalla professionalità degli stessi.
Volevo ringraziare soprattutto i carabinieri Bianca, Enrico e Lorenza per aver fatto sentire al sicuro mia figlia e tutta la famiglia e di aver identificato e catturato (come promesso), il soggetto resosi autore di quanto sopra descritto, tramite riconoscimento sul posto il giorno il 2 dicembre accompagnando mia figlia in borghese sull’autobus e facendola sentire al sicuro in ogni istante nei giorni successivi all’accaduto fino al giorno dell’arresto.
Grazie per la vicinanza e per l’empatia trasmessa a loro che hanno seguito mia figlia in tutto il percorso e alla caserma dei carabinieri della stazione di Roma Casalotti…. Da una mamma come tante altre…”