Nucleare a Roma: svolta nelle indagini sull’incidente nell’impianto Casaccia

L'Isin chiarisce: a Casaccia non era plutonio, ma americio. Nuovi dettagli sull'accaduto

Il centro di ricerche a Santa Maria di Galeria

Un nuovo tassello si aggiunge al caso della contaminazione radioattiva avvenuta il 21 novembre scorso presso l’impianto della Sogin nel Centro Ricerche della Casaccia.

L’Isin chiarisce: a Casaccia non era plutonio, ma americio. Nuovi dettagli sull’accaduto

L’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) ha concluso la sua seconda ispezione, svelando dettagli cruciali sull’accaduto.

Americio, non plutonio: la sostanza incriminata

Contrariamente a quanto inizialmente ipotizzato, le analisi hanno confermato che la sostanza radioattiva che ha contaminato l’operatore è l’americio e non il plutonio. Questa precisazione è fondamentale per comprendere la natura e la gravità dell’incidente.

Ma che cos’è l’americo?

L’americio è un elemento chimico artificiale, dal simbolo Am, ottenuto dal plutonio e altamente radioattivo.

Si presenta di colore bianco-argenteo, anche se a contatto con l’aria perde lentamente la sua lucentezza. È presente in alcuni modelli di rilevatori di fumo a fotocellula o a ionizzazione, nei quali viene utilizzato come sorgente di radiazioni ionizzanti.

Dose efficace e limiti di esposizione

L’Isin ha stimato in circa 6,2 millisievert la dose efficace ricevuta dal lavoratore. Un valore che, pur richiedendo attenta valutazione, non supera il limite annuale di esposizione fissato in 20 millisievert. Tuttavia, l’episodio sottolinea l’importanza di rispettare scrupolosamente le procedure di sicurezza all’interno degli impianti nucleari.

Le cause dell’incidente: un’anomalia durante la svestizione

Secondo la ricostruzione fornita dall’Isin, la contaminazione interna sarebbe stata causata da un’anomalia verificatasi durante la rimozione della maschera interfacciale al termine delle operazioni di svestizione. Un dettaglio che evidenzia come anche i momenti apparentemente più semplici possano nascondere rischi significativi in ambienti altamente specializzati.

Indagini in corso

All’ispezione hanno partecipato anche i Carabinieri del Nucleo Tutela Ambientale, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della Compagnia Carabinieri Cassia, a testimonianza dell’attenzione che le autorità stanno dedicando a questo caso.

Le indagini sono ancora in corso per accertare nel dettaglio le cause dell’incidente e adottare eventuali misure correttive.