Tra le motivazioni della protesta organizzata dalle associazioni animaliste anche la lotta al randagismo, chiesti interventi su più fronti
Protesteranno davanti al Comune di Fiumicino alcune associazioni animaliste del territorio. La manifestazione è organizzata da A.D.A., P.A.F. (Protezione animali Fiumicino) e O.D.V. con l’obiettivo di portare all’attenzione dell’Amministrazione alcune tematiche che in questo momento, secondo gli organizzatori, hanno delle carenze.
La manifestazione è stata organizzata dalle tre associazioni animaliste per la giornata di giovedì 5 dicembre, nella fascia oraria che va dalle 12 alle 17.
L’invito a partecipare, come si legge nella locandina, è rivolto alle altre associazioni animaliste e agli amanti degli animali in generale, ai volontari.
“Vogliamo sollecitare il Comune ad attivarsi – afferma Carla Romagna, presidente dell’associazione PAF – Non è stato fatto nulla per la lotta al randagismo. Servono interventi anche per riguardo le adozioni, con giornate organizzate appositamente, occorre procedere con le sterilizzazioni e con i chip day per dare modo a tutti di proteggere il proprio animale. Servono controlli maggiori sul territorio e, inoltre, è stato fatto un bando al ribasso per quanto riguarda il mantenimento dei cani portati al canile. Noi chiediamo che questo non avvenga più perché non si può avere una diaria cosi bassa per il cane”.
Chiesti anche controlli maggiori sul territorio e un censimento. “Intendiamo portare queste tematiche all’attenzione dell’ufficio preposto e del Sindaco – prosegue la presidente di P.A.F.– In occasione della manifestazione ci sarà una raccolta firme per l’attivazione dei controlli e per avviare delle iniziative volte alla lotta al randagismo”.
Tra le altre motivazioni della protesta delle associazioni animaliste troviamo: maggiori controlli sulla raccolta feci e incremento dei cestini; convenzioni con guardie zoofile per controlli e censimento cani e gatti del territorio in sostegno alla Polizia locale; richiesta degli interventi alla Regione per la tutela degli animali selvatici (daini); stop ai bandi al ribasso e adeguamento ai costi del caro vita; ingresso obbligatorio dei volontari nelle “strutture detentive”; controlli negli allevamenti per i microchip.