La conferma è arrivata in queste ore generando grande emozione nei cittadini. I resti lignei riaffiorati dalla sabbia sulla spiaggia di Marina di San Nicola a Ladispoli, sono quelli di una nave romana.
Gli esperti: “Non è la prima volta che la nave romana fa capolino dalle profondità marine. L’ultima emersione 50 anni fa”
E’ una scoperta sensazionale che sta appassionando gli abitanti di Ladispoli, oltre agli storici e gli esperti archeologici a cui è stato chiesto un immediato consulto, e che non hanno dubbi: quegli spuntoni in legno posizionati in sequenza, come fossero la “spina dorsale” di una struttura, sono quelli di una nave romana.
I resti sono emersi dalla sabbia della spiaggia antistante l’area kite della spiaggia di Marina di San Nicola lo scorso martedì, come avevamo annunciato in questo articolo, grazie alle foto e l’interessamento di una residente della località balneare.
Il ritrovamento dall’enorme valore storico archeologico
E’ stato l’ex sindaco Paliotta, noto studioso del territorio, ad interpellare prontamente gli esperti del settore, tra cui l’archeologo Flavio Enei, il quale ha ritenuto molto probabile il collegamento con i ritrovamenti degli anni passati. Questa, infatti, non è la prima volta che la nave romana fa capolino dalle profondità marine.
Già in passato i resti dell’imbarcazione erano emersi in modo parziale, offrendo un assaggio del ricco patrimonio archeologico che giace sotto le coste di Marina di San Nicola.
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Un tesoro nascosto
Oggi, grazie alle nuove fotografie a colori, ottenute dopo oltre 50 anni dall’ultima apparizione, è possibile ammirare in dettaglio lo scafo della nave, offrendo un’immagine più chiara di questa straordinaria testimonianza del passato.
La scoperta ha suscitato grande emozione tra i residenti, che si sentono profondamente legati alla loro storia e al loro territorio: “Non vi nascondo l’emozione di averla riconosciuta, poiché avevo letto tempo fa in qualche studio di questa nave “all’altezza del fossato” – scrive la fotografa.
“Certo sarebbe bello averla esposta nel nostro territorio – prosegue una cittadina sui social -, ma è emozionante anche sapere che sulle nostre spiagge c’è ancora una nave romana autentica che ogni tanto fa capolino ricordandoci in quale paradiso abbiamo la fortuna di abitare”.
“Romantico e struggente – aggiunge un residente -. Ho quasi pianto dalla gioia quando l”ho scorta da lontano. Sono anni che mi dico “devo vederla”.
L’ipotesi di un recupero
Il recupero della nave romana si presenta come un’impresa complessa e costosa. Come noto per le complesse e costose opere di recupero di precedenti navi sommerse, i mezzi e i fondi necessari per condurre una campagna di scavo in sicurezza e preservare i reperti sono ingenti. Uno sforzo, che come sottolineato dagli stessi esperti, richiederebbe comunque di aver già individuato anche un luogo adatto alla conservazione del relitto, come un museo dotato di condizioni ambientali controllate.
“Al museo delle navi romane di Fiumicino – spiega Valeria Viara, autrice delle ultime incredibili foto del relitto -, alcuni pannelli spiegano chiaramente quanto siano fragili le navi appena emerse dalla sabbia e dall’acqua salata”.
Un sogno nel cassetto
Oltre alla nave romana, un altro tesoro archeologico legato a Marina di San Nicola è il Giano Bifronte, attualmente esposto al museo archeologico di Civitavecchia.
Trovato proprio nella villa romana di Marina di San Nicola, questa statua è unica nel suo genere, e i cittadini non hanno nascosto la volontà che questo pezzo di inestimabile valore, torni a casa ad arricchire il patrimonio culturale locale.
“La nave ora è tornata sotto la sabbia e sotto l’acqua – prosegue la nota – e chissà quando la rivedremo o quando si avranno fondi adeguati per una campagna di recupero. Speriamo non passino altri 50 anni”.