Roma dice addio ai sottopassi: il provvedimento passa in Aula Giulio Cesare a vantaggio della sicurezza e dello spazio
Il Comune di Roma ha deciso di porre fine ad un capitolo della sua storia urbana con la chiusura di numerosi sottopassi pedonali. La scelta motivata da ragioni di sicurezza e vivibilità, andrà a favore dello spazio pedonale.
Per garantire la sicurezza dei pedoni, Roma dice addio ai sottopassi pedonali. Le soluzioni nate allo scopo di essere una comodità per i pedoni, si sono trasformati nel tempo in trappole pericolose a disposizione dei criminali, dove si accumula solo degrado e immondizia.
L’ultimo caso purtroppo è recente, e riguarda la terribile violenza sessuale avvenuta in un sottopasso di Porta Pia, che ha sollevato di nuovo un argomento discusso da tempo, sulla reale utilità di alcuni sottopassi romani e la loro pericolosità.
Per questo l’amministrazione comunale ha iniziato a prevederne lentamente l’eliminazione, stabilita formalmente in Aula Giulio Cesare ieri dalla giunta capitolina, e che avverrà con la soluzione di una vera e propria tombatura con cemento di questi spazi.
Tra i primi sottopassi destinati alla chiusura, ci sarebbero quello di via Acireale, a cui seguiranno quelli di via Cristoforo Colombo, della Tangenziale Est, di via Campania, di via Olimpica e di via Egidio Galbani.
Una scelta mirata solo di alcuni, stabilita sostanzialmente, in base al livello di degrado, con una priorità dunque, data ai sottopassi in condizioni più precarie ma anche meno utilizzati.
Il che a catena andrà a considerare anche aspetti di sicurezza, eliminando quei sottopassi dove si sono verificati con più frequenza episodi di criminalità o atti vandalici.
Le implicazioni sulla circolazione stradale e pedonale collegate alla decisione, come si dice, le scopriremo solo vivendo la nuova soluzione urbana. In teoria, auspicabilmente, a prevalere potrebbero essere i benefici.
Una maggiore sicurezza in primis, riducendo il numero di luoghi poco illuminati e isolati a rischio di aggressioni e atti vandalici. Poi anche il miglioramento della mobilità pedonale e ciclabile.
Infine, plausibilmente, c’è l’aspetto del risparmio economico della manutenzione dei sottopassi, non più necessaria, anche se ad oggi, praticamente inesistente. I fondi destinati a questo e fino ad ora malspesi, a dovrebbero così andare ad altre opere di riqualificazione urbana.
Tra i primi commenti social non proprio positivi, sulla chiusura dei sottopassi quella del Partito Roma Nord che ha dichiarato con una foto diventata virale (in copertina):
“I sottopassi sono pericolosi e luridi, così Virginio ha deciso di riempirli di cemento per chiuderli in via definitiva. Chissà se poi distruggerà le strade per evitare gli incidenti?” – nella nota del gruppo social.