Dopo la sospetta contaminazione da plutonio sono state subito avviate le prime verifiche sulla sicurezza
Un lavoratore del Centro di Ricerche Casaccia, in zona Santa Maria di Galeria, a Roma, è rimasto contaminato dal plutonio, un elemento chimico fortemente radioattivo. A darne notizia è l’Isin, l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare.
Il centro di ricerca si occupa, tra l’altro, anche di fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare. Ed è nell’ambito di questa attività che si sarebbe verificata la contaminazione.
L’incidente che ha coinvolto un tecnico di 59 anni è avvenuto presso l’ex impianto nucleare di Casaccia gestito dalla Sogin. I livelli riscontrati alla fine di un turno di lavoro “avrebbero superato di 1000 volte quelli di tolleranza”, spiega l’Ageei, l’agenzia di stampa sulle energie e infrastrutture. Specificando: “Secondo quanto riferito da fonti locali, al momento del rilevamento il medico della centrale avrebbe avviato a cure mediche il lavoratore, che oggi sarebbe sotto osservazione sanitaria”.
Le prime verifiche escludono rischi per la sua salute e contaminazioni all’ambiente esterno. Ma la sua situazione resta monitorata, e sono in corso accertamenti per scoprire cosa è successo.
“L’Isin – fa sapere l’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare. – nell’immediatezza della contaminazione ha effettuato una prima ispezione e ha raccolto a verbale le dichiarazioni dei responsabili dell’impianto sulla dinamica di quanto accaduto“.
“Parallelamente, sta seguendo l’evolversi della vicenda, che sembra al momento non prefigurare conseguenze severe. Una seconda ispezione è stata già programmata e sarà effettuata nei prossimi giorni”
“Resta, naturalmente, l’esigenza di accertare quanto accaduto e come si è potuta verificare la contaminazione di un esponente del personale, che dovrebbe operare in piena sicurezza grazie ai dispositivi di protezione previsti dalle normative in materia. Compito dell’Isin – riporta ancora la nota – è anche accertare, ove vi fossero state, falle nelle procedure di sicurezza o nella loro attuazione e raccogliere elementi per individuare eventuali responsabilità“.
L’impianto di Casaccia è il più grande complesso di laboratori e impianti dell’Enea. E sorge sulla via Anguillarese, circa 25 km a nord-ovest di Roma, presso il lago di Bracciano. Il territorio, però, è quello del Comune di Roma.
Il plutonio è un elemento chimico radioattivo. Si tratta di un metallo pesante argenteo che diventa opaco quando si ossida.
L’isotopo più importante del plutonio è il Pu-239, utilizzato principalmente come combustibile nei reattori nucleari e come materiale fissile per armi nucleari.
La sua radioattività e l’emivita di 24.200 anni lo rendono estremamente pericoloso per l’ambiente e la salute umana.
Una delle vie principali di contaminazione è l’inalazione di particelle, che possono depositarsi nei polmoni. Può anche essere ingerito attraverso cibo o acqua contaminati. Una volta all’interno del corpo, il plutonio tende ad accumularsi principalmente nei tessuti ossei e nel fegato, dove può rimanere attivo per anni, causando danni cellulari e genetici.