La vittima dell'incidente di Tor Cervara un fornaio padre di tre figli
Ciao Roberto. Ciao Angelo Bello. Addio Robertino. Ha lasciato tutti nello sconforto la morte di Roberto Della Corte, il 53enne romano di Campo de’ Fiori, deceduto l’altra mattina, all’alba, a Tor Cervara nello schianto tra il suo scooter e uno scuolabus.
Roberto Della Corte era un papà e ha lasciato tre bambini e la compagna. Di professione fornaio viene ricordato come un uomo cordiale. Qualche anno fa si era dipinto così su facebook: Sono “uno dei tanti che crede solo in ciò che vede, rispettoso onesto, leale, sincero”. “Ma siamo troppo pochi”, la sua amara conclusione. Nato e cresciuto a Campo de’ Fiori si era trasferito da qualche anno a San Basilio.
Subito dopo l’incidente era circolata la voce del suo mancato riconoscimento. Come se la vittima non avesse un nome. Poi la tragica scoperta. A perdere la vita nell’incidente di martedì mattina un cinquantenne che stava andando al lavoro.
Roberto, Robertino per gli amici, era un fornaio e per anni aveva lavorato nel forno Spiga d’Oro di Tor Pignattara. Poi si era impegnato con altre attività.
“Era un gran lavoratore e una persona gioiosa. Lavorare in turno con lui era piacevole. Scherzava sempre“, lo ricorda un ex collega del forno di Tor Pignattara.
Non è ancora chiaro cosa abbia provocato l’incidente mortale. Lo scuolabus viaggiava verso via Tiburtina, lo scooter verso via De Cupiis, in direzione Collatina.
Per l’autista dello scuolabus, una donna di 39 anni, come di rito, però è scattata la denuncia per omicidio stradale.
Saranno ora le indagini delegate ai caschi bianchi della Polizia Locale a chiarire la dinamica dell’ultimo incidente mortale in quello spicchio di Tor Cervara.
Per Roberto Della Corte, nonostante i tentativi di rianimazione del personale del 118, non c’è stato nulla da fare.
La conducente dello scuolabus, invece, è stata accompagnata all’ospedale Sandro Pertini per gli accertamenti di rito. Sia il narcotest che l’alcoltest sono poi risultati negativi.
Il magistrato ha disposto l’autopsia e il sequestro dei mezzi.