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Senza biglietto a bordo, sferra un pugno alla capotreno nella stazione di Nettuno

Una capotreno è stata aggredita da un giovane ubriaco sorpreso a viaggiare senza biglietto. Fatto scendere alla stazione di Nettuno, ha sferrato un pugno sul volto della donna 

Un nuovo episodio di violenza si è verificato sui treni italiani. Una capotreno è stata aggredita da un giovane di 24 anni alla stazione di Nettuno, mentre svolgeva il suo servizio a bordo di un treno regionale.

Una capotreno è stata aggredita da un giovane ubriaco sorpreso a viaggiare senza biglietto. Fatto scendere alla stazione di Nettuno, ha sferrato un pugno sul volto della donna

La dinamica dell’aggressione

L’aggressione è avvenuta nel tardo pomeriggio di lunedì 25 novembre, quando la capotreno ha trovato un giovane senza biglietto e in stato di ebbrezza a bordo del treno diretto a Roma. Nonostante i tentativi di allontanarlo pacificamente, il giovane ha iniziato a inveire contro la donna e, una volta sceso dal treno, l’ha colpita con un pugno in volto.

Le conseguenze dell’aggressione

La capotreno, 32 anni, ferita e sotto shock, è stata soccorsa e trasportata in ospedale con una prognosi di 5 giorni. L’aggressore, invece, dopo essere scappato a piedi, è stato rintracciato e arrestato dalle forze dell’ordine con l’accusa di lesioni personali aggravate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Giudicato per direttissima, l’accusato ha patteggiato una pena di due anni di reclusione ed è stato rimesso in libertà.

Servizio di vigilanza assente

Il ripetersi di episodi di evasione del biglietto e di reazioni violente da parte dei viaggiatori, hanno convinto le autorità ferroviarie a istituire da tempo un presidio fisso di vigilanza privata nella stazione di Nettuno. La guardia giurata addetta al servizio è presente tutti i giorni dalle 5,00 alle 23,00 ma l’altra sera non c’era perché l’addetto al turno ha accusato un malore all’ultimo momento.

L’allarme violenza sui trasporti pubblici

Questo ennesimo episodio di violenza sui trasporti pubblici accende i riflettori su un problema sempre più diffuso. Gli operatori dei trasporti, come capotreni e controllori, sono spesso vittime di aggressioni verbali e fisiche, svolgendo un lavoro fondamentale ma sempre più rischioso. Solo pochi giorni fa l’aggressione avvenuta sul treno regionale che collega Arezzo a Stia: pugni e spray contro il controllore che chiedeva la verifica del biglietto.

L’aggressione alla capotreno di Nettuno è un episodio che non può essere sottovalutato. È necessario intensificare gli sforzi per garantire la sicurezza di chi lavora nei trasporti pubblici e per rendere i mezzi di trasporto luoghi sicuri per tutti i cittadini.