Un sorpasso azzardato, un bolide che ti sfreccia a fianco e ti taglia la strada rischiando di farti cappottare su una strada ad alto scorrimento e poi fugge via pigiando a tavoletta sull’acceleratore. E’ quanto è accaduto ad Angelica che cerca testimoni che l’aiutino a rintracciare l’Audi A4 pirata di colore nero con cromature argentate, che ha rischiato di trasformare via della Scafa verso Fiumicino nello scenario di un ennesimo e, forse drammatico, indicente stradale.
Angelica cerca testimoni per risalire all’auto di marca tedesca che l’ha urtata rischiando di farle perdere il controllo mentre si recava al lavoro
“Stavo percorrendo a 50/60 chilometri orari alla guida della mia Twingo seconda serie la strada che faccio tutti i giorni per raggiungere il mio posto di lavoro a Fiumicino, saranno state le 8.40 circa di ieri mattina, martedì 26 novembre, mi trovavo dietro a uno scuolabus da cui mi separava una sufficiente distanza di sicurezza”, racconta Angelica Bonifazi, 27 anni, segretaria d’azienda e residente a Dragona un quartiere situato nell’entroterra di Ostia.
“All’improvviso l’Audi A4 ha tentato di sorpassarmi ma si è subito buttata verso l’interno per evitare lo scontro con i veicoli provenienti dalla direzione opposta. Ho sentito una botta forte all’altezza della ruota anteriore sinistra e avrei di sicuro perso il controllo dell’auto se non avessi avuto tutte e due le mani sul volante oltre alla prontezza di riflessi di governare la sbandata. E ’stato in quel momento che ho visto il conducente dell’altro mezzo sporgersi all’indietro per controllare cosa avesse combinato, penso fosse un uomo per via dei capelli corti. Pensavo accostasse e, invece, è fuggito via anche se ho avuto il tempo di vedere che il suo paraurti posteriore si era staccato dalla carrozzeria e di memorizzare una parte del numero di targa che è FL673…, anche se mi mancano le ultime due lettere”.
A quel punto Angelica, ancora in preda alla scarica di adrenalina scatenata dallo spavento ha proseguito per Fiumicino ed è andata a sporgere denuncia ai carabinieri della stazione di via della Foce Micina dove, tuttavia, le è stato spiegato che non è possibile presentare una denuncia per omissione di soccorso, ma soltanto applicare nei confronti del trasgressore la sanzione amministrativa prevista in questi casi dal codice della strada.
Trovare l’auto e il numero di targa completo costituisce, invece, un passaggio indispensabile affinché Angelica possa presentare una richiesta di risarcimento danni alle assicurazioni coinvolte oltre che per rivolgere un’eventuale richiesta di compensazione delle conseguenze materiali subite nel sinistro al Fondo istituito a beneficio delle vittime della strada.
“Nel mio caso -conclude Angelica– l’accesso al fondo non è possibile considerato che le franchigie per danni ai veicoli sono molto alte e ovviamente previste per eventi molto gravi, ma se qualcuno fosse in grado di fornirmi elementi utili a rintracciare l’auto pirata e soprattutto la sua targa mi può scrivere all’email angelicabonifazi97@gmail.com”.
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