La trappola dell'acquisto dell'orologio e poi la rapina: nella borsa una montagna di soldi falsi
Fissano un appuntamento per acquistare in nero un orologio extralusso e poi invece di tirare fuori i soldi rapinano il proprietario. A tessere la trappola, non lontano da Terminini, due giovani rom del campo nomadi di via di Salone.
La rapina risale a ieri pomeriggio, domenica 24 novembre. A intervenire praticamente in diretta i carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina. Due militari stavano passando con l’auto di servizio in via Volturno, in zona Castro Pretorio, quando con il supporto dei colleghi del 185′ Reggimento Folgore, hanno notato dei ragazzi fuffire e poi azzuffarsi con un altro.
A stretto giro hanno così scoperto che i due – un 19enne e un 21 enne – avevano appena rubato un orologio Audemars Piguet del valore di 30.000 euro a un 17enne di origini cinesi.
Si è scoperto poi che il 17enne, dopo un dettagliato accordo online, aveva appuntamento con i due per vendere l’orologio. Prezzo fissato 25.000 euro.
Giunti all’incontro, i due ventenni gli hanno mostrato una borsa piena di contanti ma accortisi che il ragazzino proprietario dell’orologio aveva iniziato a insospettirsi e a temere una trappola, gli hanno strappato dalle mani l’orologio e sono scappati a piedi cercando di dileguarsi.
Il 17enne li ha inseguiti e ne nata una sorta di rissa interrotta dall’intervento dei carabinieri.
I militari della stazione Roma San Lorenzo in Lucina hanno quindi recuperato l’orologio e la borsa piena di soldi. All’interno c’erano oltre 53mila euro in banconote false e 5.000 euro in banconote vere, tutte sequestrate come corpo del reato.
Per i due sono subito scattate le manette. L’intenzione dei due arrestati era quella di mettere a segno una truffa con i soldi falsi ma una volta scoperti sono passati al piano B derubando con violenza la vittima. Da qui la commissione di un reato più grave.
Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto per rapina dei due ventenni e ha disposto per loro, in attesa del processo, gli arresti domiciliari.