A creare panico nella basilica uno sbandato, sono dovuti intervenire i carabinieri
Minacce ai fedeli e a un agente della Gendarmeria Vaticana. Momenti di paura ieri mattina all’interno della Basilica papale di Santa Maria Maggiore dove uno sbandato, un 46enne senza fissa dimora e noto per reati contro il patrimonio, è entrato fuori controllo spaventando i presenti.
Non è chiaro se l’uomo, sia entrato nella basilica, dove tra l’altro sono sepolti sette papi, per rubare o solo per creare disturbo perché ubriaco o comunque non in sé.
Per riportarlo alla calma e farlo uscire dalla basilica sono dovuti intervenire i carabinieri della Stazione di Roma piazza Dante impegnati in un servizio di vigilanza all’esterno.
L’uomo una volta bloccato è stato perquisito e trovato in possesso di un frangivetro che minacciava di usare come arma e di carte di pagamento risultate rubate.
Condotto in caserma è stato denunciato a piede libero perché gravemente indiziato dei reati di possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere e ricettazione. Le carte di credito sono state poi restituite al titolare.
Non è la prima volta che fedeli e parroci si ritrovano sotto la pressione di sbandati che pretendono soldi o che rubano direttamente le offerte nelle chiese del centro.
Altro intervento dei carabinieri in nottata – tra domenica 24 e lunedì 25 novembre – dopo che al 112 sono arrivate più chiamate che riferivano di rumori sospetti in una caffetteria/bistrot di via Isonzo.
Sul posto si sono subito precipitati i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Parioli sorprendendo così uno straniero intendo a rubare. Alla vista dei militari dell’Arma il ladro ha subito tentato la fuga abbandonando nelle vicinanze la cassa dell’esercizio commerciale appena asportata.
I carabinieri lo hanno raggiunto e bloccato dopo che l’uomo ha tentato di opporsi spintonandoli e colpendoli. A finire in manette un 30enne del Ghana, senza fissa dimora e con precedenti penali pendenti.