L'incendio sarebbe stato appiccato da un uomo subito rintracciato e fermato dai carabinieri
Un incendio nel tardo pomeriggio di oggi ha messo a rischio un’ala dell’ospedale Santo Spirito. Le fiamme, che hanno provocato una notevole quantità di fumo e portato all’evacuazione di un reparto, sono state appiccate al secondo piano della struttura poco dopo le 18.30 da un uomo. Incomprensibili le motivazioni.
L’allarme è scattato alle 18.38 di oggi, 23 novembre, facendo accorrere tre squadre dei vigili del fuoco e più gazzelle dei carabinieri.
Le fiamme – è stato accertato – sono partite da un un magazzino del reparto di Emodinamica. Nel giro di pochi minuti identificato e arrestato l’incendiario, un 66enne romano, non ricoverato.
Inspiegabili per ora le motivazioni del gesto che poteva avere un epilogo tragico se le misure antincendio non fossero subito scattate.
Tra i primi ad intervenire i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma assieme ai colleghi della Stazione di Roma San Pietro.
I militari si sono subito resi conto che il fuoco era partito da alcuni cestini pieni di rifiuti ospedalieri riposti in un magazzino del reparto di “Chirurgia Polispecialistica e Ortopedia – Emodinamica”.
Le fiamme sono state poi domate dai vigili del Fuoco che hanno aiutato anche all’evacuazione dei pazienti. Intorno alle 19.30 era in corso la bonifica della struttura ancora avvolta dal fumo all’interno.
I degenti del reparto interessato sono stati spostati in altre sale. Secondo i primi accertamenti non si sarebbero contati feriti tra i pazienti. Non è noto invece l’eventuale numero di intossicati.
“Alle ore 18.38 di oggi un uomo ha appiccato il fuoco presso l’emodinamica dell’ospedale Santo Spirito di Roma – ha fatto sapere la Asl Roma 1 – Le fiamme sono state circoscritte nella zona filtro e non ci sono stati danni ai pazienti o strutturali.
Le misure di protezione antincendio sono scattate tempestivamente, le porte Rei hanno circoscritto l’innesco e l’intervento di vigilanti interni, vigili del fuoco e carabinieri ha garantito lo spegnimento del fuoco e il fermo dell’uomo. Nessun paziente è stato evacuato, nessuna apparecchiatura danneggiata“.
“I tecnici della Asl sono già al lavoro per ripristinare il locale. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti, a vario titolo, vigili del fuoco, carabinieri, tecnici della Asl, vigilanti, personale sanitario con grande senso di responsabilità e spirito di servizio“, chiarisce ancora la Asl.
Tutt’altro l’esito per l’ospedale di Tivoli dove lo scorso dicembre un incendio partito da un cumulo di rifiuti ospedalieri ha distrutto il pronto soccorso e causato la morte di tre pazienti. L’impianto antincendio era fuoriuso.
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