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Prime chiusure per i ponticelli della Litoranea Ostia-Anzio

Ottenuto il parere paesaggistico la Città Metropolitana di Roma Capitale annuncia l’avvio dei lavori per i ponticelli a rischio crollo

Alla fine la mannaia delle prime chiusure per i ponticelli della via Litoranea tra Ostia e Anzio è caduta. Vane le rassicurazioni date dai politici locali, e in parte accolto il grido di allarme contenuto in una mozione approvata all’unanimità dal X Municipio del Lido di Roma su proposta del capogruppo di Azione, Andrea Bozzi, in cui si paventava che, l’imminente inizio dei lavori senza adeguate contromisure, avrebbe isolato le principali località tirreniche interessate dagli interventi di consolidamento.

Ottenuto il parere paesaggistico la Città Metropolitana di Roma Capitale annuncia l’avvio dei lavori per i ponticelli a rischio crollo

La conferma viene da una nota ufficiale della Città Metropolitana di Roma Capitale in cui oggi, giovedì 21 novembre, si annuncia che “non appena arriverà il parere paesaggistico” inizieranno gli interventi di manutenzione sul ponticello situato al chilometro 7.600, in corrispondenza dell’ottavo cancello della spiaggia libera di Castel Porziano, e quello che si trova al chilometro 11.05 della Strada Provinciale 601.

Chi oggi fa la spola tra Ostia e Pomezia dovrà fare buon viso a cattivo gioco. Per il viadotto ubicato all’altezza dell’ottavo cancello l’impatto sulla viabilità sarà frutto di un compromesso reso possibile dal fatto che il ponticello sarà oggetto di misure di rafforzamento. Per evitare una chiusura totale del tratto interessato che sarebbe catastrofica è prevista una riduzione di carreggiata con istituzione di un senso unico alternato regolato da semafori. Ammessi al transito tutti i mezzi pubblici e privati di trasporto di peso inferiore alle 7,5 tonnellate.

E’ chiaro che questa sorta di “salomonica” soluzione non impedirà la formazione di code e rallentamenti anche nel periodo invernale in cui la pressione del traffico scende in modo verticale rispetto alla stagione estiva.

Diverso il discorso per il ponticello situato al chilometro 11.050 della via Litoranea in un tratto che ricade all’interno del territorio del Comune di Pomezia. Dopo una fase di “pre-cantierizzazione”, in cui sarà consentito il passaggio alternato nelle due direzioni, il ponte verrà chiuso per essere demolito e poi ricostruito.

Viene così seccamente smentito l’assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Pomezia, Alessandro Soria che, nei giorni scorsi aveva liquidato le “voci circa la chiusura completa della litoranea” definendole “infondate e frutto di pura fantasia” e precisando che “la data di inizio dei lavori non è ancora stata stabilita”.

Nulla di più campato in aria visto che è la stessa consigliera delegata alla Viabilità della Città Metropolitana di Roma, Manuela Chioccia, ad ammettere che “pur consapevole delle evidenti difficoltà che si verranno a creare voglio ribadire che quanto pianificato risulta assolutamente necessario ai fini della pubblica incolumità”.

La viabilità sulla Litoranea è soggetta da tempo a restrizioni

Tra l’altro è dallo scorso mese di maggio che i veicoli provenienti da Anzio e diretti a Ostia, giunti all’altezza di Torvajanica si imbattono in un segnale di direzione vietata e vengono deviati su via Lago Maggiore, Via Po e via Arno all’interno dell’abitato di Campo Ascolano su una sorta di by pass destinato a rimanere tale per tutto il tempo necessario alla ricostruzione del ponticello e su cui non possono transitare mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate.

Il limite fu imposto nello scorso mese di giugno dopo le vibranti proteste del quartiere residenziale litoraneo che erano rimasti isolati per il divieto imposto ai mezzi pesanti e dunque anche ai bus delle linee Atac di percorrere la Litoranea per il rischio crollo dei ponticelli. Il problema venne risolto stabilendo che tra la stazione della Metromare Cristoforo Colombo a Ostia e il settimo cancello di Castel Porziano avrebbero operato mezzi lunghi fino a 12 metri. Con navette di lunghezza massima di otto metri e peso, appunto, non superiore a 3,5 tonnellate sono stati invece assicurati i collegamenti tra la stessa stazione ferroviaria e il quartiere di Campo Ascolano.

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