Il caso di Margaret, l'inchiesta della Procura e il monito di Matterella
Si svolgeranno domani, lunedì 18 novembre, i funerali di Margaret Spada, la 22enne siciliana morta in seguito a un intervento di rinoplatica parziale avviato in uno studio estetico all’Eur, a Roma. Un centro scelto con una selezione social. Per il giorno dei funerali il sindaco di Lentini ha proclamato il lutto cittadino.
Proprio sulla scelta di optare per uno studio selezionato online (lo studio Procopio), il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ammonito ricordando che “bisogna evitare il rischio di affidarsi al web come fosse il medico di fiducia. Lo vediamo anche in questi giorni con conseguenze drammatiche”.
Molti pazienti, come anche Margaret Spada, avevano scelto lo studio dopo aver visto le pubblicità sui social, in particolare su TikTok, che promettevano un intervento particolare con una “tecnica innovativa” per rimodellare la punta del naso (costo 2.800 euro). Margaret era pronta ad essere sottoposta a un intervento di “rinoplastica senza osteotomia”, vale a dire senza la rottura dell’osso del naso.
Un intervento poco invasivo che necessita comunque di un’anamnesi e di strumenti adeguati. Questi strumenti, però, non sembra fossero presenti in ambulatorio. E soprattutto mancava un anestesista. Prima di procedere con l’operazione tra Margaret e i medici c’erano state semplicemente delle foto scambiate su Whatsapp, le analisi del sangue e un elettrocardiogramma.
Ai genitori della ragazza, straziati dal dolore, non resta che augurarsi “che nessuno più possa essere vittima di quanto capitato a nostra figlia Margaret”.
Sulla morte di Margaret prosegue, intanto, a piazzale Clodio l’inchiesta per omicidio colposo avviata dal pm Erminio Amelio. Le prime risultanze dell’autopsia, disposta dal magistrato, hanno evidenzato un “quadro generale compromesso”, culminato con l’arresto cardiocircolatorio avvenuto il 7 novembre a pochi giorni dall’intervento avviato nello studio estetico.
Nel corso dell’autopsia, a cui hanno preso parte anche i consulenti nominati dai due medici, padre e figlio, iscritti nel registro degli indagati è stata analizzata anche la cartella clinica dell’ospedale Sant’Eugenio dove Margaret è arrivata intorno alle tre del pomeriggio del 4 novembre, già in condizioni disperate.
L’esame autoptico, svolto al Policlinico di Tor Vergata, ha fatto emergere un quadro ricollegabile “a sofferenza acuta” la cui origine dovrà essere accertata con gli esami tossicologici e istologici per verificare cosa sia stato somministrato a Margaret prima e dopo il malore.
Non è ancora chiaro, comunque, cosa non ha funzionato. Per esempio se a uccidere la giovane possa essere stata la prima iniezione dell’autopsia locale, una reazione allergica, una serie di complicanze o problemi congeniti della giovane.
Lo studio di viale Cesare Pavese resta sotto sequestto per ragioni di giustizia. Secondo quanto rende noto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il centro estetico risulta sprovvisto di autorizzazione per quel tipo di intervento.
Uno dei titolari sarebbe stato privo di specializzazione e non avrebbe potuto effettuare interventi di chirurgia estetica/plastica non a scopo ricostruttivo, in base ad accertamenti amministrativi svolti nel 2023.