L’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli è pronto a riaprire globalmente, a partire da domani, la propria attività sanitaria, dopo l’incendio dell’8 e del 9 dicembre 2023 costato tre vittime, grazie a un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.
Oltre al pronto soccorso e risonanza magnetica recuperato Palazzo Vecchio: in 11 mesi lavori per 20 milioni di euro
L’inaugurazione è avvenuta oggi, 13 novembre, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca e di altre cariche istituzionali, compreso il vescovo Mauro Parmeggiani.
Il pronto soccorso uno spazio totalmente rinnovato e riqualificato che adesso può contare su 1.400 metri quadrati suddivisi in cinque aree gestite per differenti intensità di cura a seconda dei codici di accesso.
Sono state poi create una sala pediatrica, una sala per le vittime di violenza di genere, e una sala del sollievo, dedicata ai malati terminali e ai loro familiari, perché possano vivere in momenti dolorosi nel rispetto della privacy. E’ stato realizzato anche un percorso febbre, separato e dedicato alle patologie infettive.
Rinnovati anche il centro prelievi, la medicina di Emergenza e urgenza con 12 posti letto di cui 4 dedicati alle cure intensive, e il Cup che è stato realizzato nello storico palazzo Vecchio risalente al 1600.
Impianti e attrezzature sono all’avanguardia ed è stata attivata una risonanza magnetica (la prima dell’intera Asl Roma 5 che conta 500mila abitanti) di ultima generazione.
Il nosocomio San Giovanni Evangelista ha, così, colmato il vuoto sanitario sulle grandi apparecchiature, installando la prima risonanza magnetica dell’Azienda sanitaria locale Roma 5 (una Tesla 1,5) grazie a un investimento di 1,8 milioni di euro, che raddoppieranno entro fine anno con il secondo macchinario che sarà attivato all’ospedale Leopoldo Parodi Delfino di Colleferro.
Grandi apparecchiature che erogheranno cure più efficaci e appropriate per gravi patologie, riducendo la mobilità sanitaria dei propri residenti verso altre Aziende sanitarie e contribuendo ad abbattere le liste d’attesa anche attraverso le circa 1000 assunzioni autorizzate (comprese circa 300 stabilizzazioni) che andranno a incrementare i distretti sanitari e i cinque centri ospedalieri della Asl.
Recuperato Palazzo Vecchio
L’inaugurazione è stata completata con il recupero strutturale e del restauro del Palazzo Vecchio del 1600, dove sono stati attivati i nuovi centro unico di prenotazione e centro prelievi, attraverso 9 milioni di euro dell’edilizia sanitaria che si aggiungono ad altri 3,7 milioni di euro per i lavori e la messa in sicurezza del nosocomio.
“Ricordo come fosse ieri il dolore per l’incendio divampato nel pronto soccorso del San Giovanni Evangelista di Tivoli, che ha provocato feriti e la morte di due pazienti. Abbiamo lavorato fin da subito, insieme al direttore Urbani e al commissario straordinario Cavalli, per rispettare il cronoprogramma che oggi ci consente, finalmente, di riaprire il pronto soccorso e di dotare l’ospedale di Tivoli della sua prima risonanza magnetica”, ha dichiarato il presidente Francesco Rocca.
“Grazie a un’importante opera di ristrutturazione all’interno del Palazzo del XVII secolo, sono tornati attivi il Cup e il centro prelievi. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la sinergia istituzionale con la Procura della Repubblica e con il Corpo dei Vigili del Fuoco, cui va la nostra gratitudine”, ha aggiunto Rocca.
Verso l’ospedale tiburtino
L’amministrazione Rocca ha anche individuato le risorse sufficienti, pari a 379 milioni di euro, per la realizzazione del Nuovo ospedale tiburtino, in località Cesurni, a Tivoli Terme.
Il nuovo centro ospedaliero – che in futuro dovrebbe sostituire il San Giovanni Evangelista riconvertito ad altri scopi sanitari – potrà contare su 392 posti letto a fronte degli attuali 261 posti letto dell’ospedale di Tivoli, per una superficie di 84.500 metri quadrati.
Lo scorso maggio Rocca aveva annunciato un possibile cambio di collocazione per il nuovo ospedale tiburtino. “Di ospedale dobbiamo costruirne un altro ma in un luogo sicuro – ha dichiarato – Per la zona indicata dalla precedente amministrazione sono state indicate criticità. Una conferenza dei servizi sta valutando eventuali rischi. In alternativa abbiamo già previsto altri due luoghi sempre nell’area. Col nuovo centro ospedaliero, il vecchio ospedale di Tivoli sarà riconvertito“, le sue parole. Le criticità ventilate però sono state superate. E il nuovo ospedale verrà costruito appunto in località Cesuruni, sulla Tiburtina, tra Tivoli e Roma.