Era sembrato un gesto di protesta e invece le minacce dell'uomo in preda ad un raptus, hanno fatto scattare l'intervento dei Vigili del Fuoco
Paura alla Stazione Termini per il gesto di un uomo che questo pomeriggio si è arrampicato sulla pensilina della metropolitana minacciando il peggio ai poliziotti che lo hanno tenuto sotto controllo fino all’arrivo dei soccorsi.
Sembrata un gesto di protesta contro qualche ingiustizia subita, e invece gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato San Basilio e Fidene, dopo aver tentato di instaurare un dialogo con l’uomo, hanno capito che le sue condizioni potevano rappresentare un pericolo soprattutto per sé stesso.
Erano le 15,00 circa di oggi, martedì 12 novembre, quando il 32enne di nazionalità tunisina ha iniziato ad arrampicarsi sulla struttura sotto gli occhi di tutti, facendosi poi notare dalle persone che stavano attraversando su Piazza dei Cinquecento, per delle frasi sconnesse e urlate della quali nessuno era stato capace di comprendere il senso.
Dopo i primi tentativi di distoglierlo dal restare sulla pensilina, da parte di qualche passante intimorito dalla presunta determinazione dell’uomo a buttarsi di sotto, dopo poco sono intervenute le pattuglie della Polizia di Stato, che hanno messo in sicurezza l’area e fatto allontanare le persone, nel rischio che l’uomo potesse avere con sé delle armi.
Non c’è voluto molto per capire lo stato di alterazione grave del giovane, un soggetto con molta probabilità psichiatrico, che camminando avanti e indietro sulla pensilina, aveva iniziato a inveire e offendere gli uomini delle Forze dell’Ordine.
Alla richiesta di soccorso delle pattuglie, si sono precipitati sul posto un’ambulanza dell’ARES 118 preceduta da un mezzo dei Vigili del Fuoco, che con il carro autoscala sono saliti al livello del folle in preda ad un raptus, che non ne voleva sapere di scendere.
L’uomo raggiunto e bloccato in sicurezza non avrebbe però più opposto resistenza una volta affidato al personale sanitario che lo ha trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I dov’è entrato in codice rosso.