Botte e offese ai genitori, quarantenne finisce in carcere. La rivalità con la sorella per l'eredità
Botte e offese ai genitori a suo dire colpevoli di aver intaccato l’eredità in favore della sorella.
Si è conclusa con un ordine di arresto per maltrattamenti in famiglia la denuncia di una coppia di anziani di Segni perseguitati e più volte massacrati di botte dal figlio, insoddisfatto della suddivisione dei beni di famiglia. Per l’uomo, 43 anni, si sono aperte le porte del carcere.
L’esecuzione dell’ordinanza nel pomeriggio di ieri, 11 novembre, da parte dei carabinieri della locale stazione. L’uomo dovrà rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia continuati e lesioni personali aggravate.
I genitori hanno denunciato che il figlio, già da qualche anno, metteva in atto sistematici atteggiamenti offensivi, violenti e minacciosi nei loro confronti e talvolta anche della sorella, consistiti nel rivolgere frasi ingiuriose e nell’aggredirli fisicamente procurando loro lesioni, con prognosi fino a 25 giorni.
Tali comportamenti, assunti sempre con maggiore frequenza, talvolta sarebbero sfociati anche in atteggiamenti intimidatori con conseguente distruzione di arredi e suppellettili dell’abitazione, erano dovuti a risentimenti, maturati dal 43enne nei confronti dei genitori, per un asserito loro trattamento diverso rispetto alla sorella.
Nei giorni scorsi, dopo l’ennesimo episodio, i genitori esasperati dal comportamento del figlio hanno richiesto aiuto al numero di emergenza 112.
I carabinieri hanno raccolto la denuncia informando tempestivamente la Procura della Repubblica di Velletri. Dopo pochi giorni, il Gip del Tribunale di Velletri, ha emesso l’ordinanza che dispone la misura cautelare personale in carcere nei confronti del 43enne.