Striscione sfottò contro gli sconfitti: “Donald Trump is not my president. Grazie al c…. sei de Ostia”

Lo striscione ha portato anche nella capitale l’onda lunga dell’atmosfera che ha caratterizzato l’esito delle elezioni americane

L’onda lunga della straripante vittoria ottenuta da Donald Trump nelle elezioni presidenziali americane arriva a Roma sotto forma di uno striscione in cui chi, evidentemente sosteneva Kamala Harris, non ha gradito il fatto che il Tycoon nato a New York 78 anni fa sia diventato il 47mo inquilino della Casa Bianca, tra l’altro al suo secondo mandato.

Lo striscione ha portato anche nella capitale l’onda lunga dell’atmosfera che ha caratterizzato l’esito delle elezioni americane

Per una volta la creatività lascia il mondo dei social e si materializza in forma analogica con tanto di carta e vernice sulle transenne giallo limone del cantiere della nuova fermata metro di via della Ferratella, sullo sfondo delle mura aureliane a piazzale Metronio nel cuore della capitale.

Ma, come è costume in una città dove la partigianeria e il campanilismo sono all’ordine del giorno tra le opposte fazioni dei tifosi della Roma e della Lazio con insulti e prese in giro affidate a un dialetto a dir poco tranchant, il tempestivo commento anti Trump è stato subito rintuzzato da altri fantasiosi quanto sconosciuti autori che nottetempo hanno aggiunto la scritta “e grazie al c…. sei de Ostia”.

L’utilizzo della vernice nera e dei caratteri cubitali tipici di un certo linguaggio figurativo appartenente a chi di solito si colloca a destra dello schieramento politico (tanto da essere denominato quel carattere come fasciofont) hanno fatto pensare a qualche militante che ha prontamente aggiunto la frase “e grazie al c…. sei de Ostia”.

Il motivo per cui lo striscione anti Trump sia stato corredato da un riferimento così esplicito alla cittadina tirrenica non è dato sapere, di sicuro uno striscione così ingombrante incollato sulle transenne in plastica del cantiere della metropolitana, e quindi in barba alle norme che disciplinano l’affissione di manifesti e annunci di vario genere nei luoghi pubblici, non poteva sfuggire agli agenti della polizia locale che quelle stesse norme sono tenuti a farle rispettare.

Fatto sta che lo striscione ha avuto vita breve e intorno a mezzogiorno di oggi, giovedì 7 novembre una pattuglia della municipale ha provveduto a rimuovere risposta e contro risposta chiedendo a qualcuno degli esercenti situati nei pressi del mega manifesto, buste della spazzatura dove gettare tutta quella carta.

Davvero sprecata, da una parte e dall’altra, verrebbe da dire. Per par condicio.