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Rooming-in al Grassi di Ostia, Asl Roma 3 apre a partner e caregiver

Asl Roma 3, per la prima volta al rooming-in accedono anche partner o caregiver 

All’ospedale Grassi di Ostia è partito il rooming-in presso il punto nascita. Mamme, ma anche partner e cargiver, possono seguire i neonati e le neonate sin dai primi momenti e h24.

Asl Roma 3, per la prima volta al rooming-in accedono anche partner o caregiver

Novità al punto nascita dell’ospedale Grassi di Ostia dove parte il rooming-in accessibile, non solo alle neomamme, ma anche a partner e caregiver. 

Una soluzione che consente di tenere il bambino in stanza h24 durante tutta la durata della degenza. Gli unici orari esclusi sono quelli che vanno dalle 8 alle 12 poiché in questa fascia medici e infermieri sono al lavoro per seguire mamma e bambini con le procedure assistenziali quotidiane.

“Abbiamo immediatamente recepito le indicazioni del tavolo tecnico del Ministero della Salute – spiega Francesca Milito, Direttore Generale ASL Roma 3 – sul benessere della coppia madre bambino e sulla sicurezza del neonato, offrendo la condivisione della stanza alla diade e la possibilità al partner o al caregiver di essere finalmente un vero e proprio prestatore di cure, e non un semplice visitatore”.

I primi momenti dopo la nascita spesso sono quelli più delicati. Sono gli attimi in cui mamma e neonato entrano a contatto. Ma sono anche gli attimi che possono rivelarsi più difficili, tra felicità, sbalzi di umore, avvio dell’allattamento e stanchezza cronica.

“Il rooming-in promuove prima di tutto l’allattamento al seno -aggiunge Mario Ciampelli, Responsabile Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia ma più in generale favorisce la relazione mamma-neonato e il cosiddetto bonding, il legame che si stabilisce a poche ore dalla nascita tra genitori e figlio. Il rooming-in risulta efficace anche dal punto di vista della prevenzione, poiché facilita la colonizzazione con germi materni ‘buoni’, riducendo di fatto il rischio di infezioni. Ma soprattutto rappresenta un’esperienza immediata e diretta di accudimento da parte di tutti e due i genitori”.

Avere accanto qualcuno di famiglia, quindi, è davvero un aspetto importante.

“Questa esperienza – afferma il medico – si trasforma in uno strumento ancor più efficace quando la mamma non vive condizioni ottimali dopo il parto e la presenza del partner o di un’altra persona di fiducia contribuisce di fatto ad aiutarla e sostenerla nei primi giorni. È davvero importante per il partner e il caregiver avere la possibilità di accedere di giorno e di notte, con l’eccezione della fascia oraria dalle ore 8 alle ore 12 che consente al personale medico di operare con maggiore fluidità all’interno del reparto”.

Per dar modo di applicare questo tipo di rooming-in nel miglior modo possibile la Asl Roma 3 specifica che “sarà richiesto alle neomamme di chiedere ai visitatori di non passare più in reparto, saranno loro eventualmente ad uscire per salutare parenti e amici”.

Una misura di sicurezza in più che sarà adottata per fare in modo che eventuali infezioni dei visitatori non vengano trasmesse ai neonati.