Ristoranti etnici multati dai militari dell’Arma nell’ambito di un’operazione di controllo sui locali della cittadina situata a sud della capitale
Alcuni ristoranti etnici di Colleferro sono stati sanzionati dai carabinieri della Compagnia locale e dai militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell’Arma per irregolarità relative alle norme in materia di commercializzazione e igiene dei prodotti alimentari.
Nella mattinata di ieri, sabato 2 novembre, sono stati effettuati numerosi controlli nella cittadina situata dell’hinterland capitolino dove è scattata un’operazione straordinaria cui hanno preso parte 31 pattuglie e oltre 60 tra uomini e donne dei carabinieri.
Nel corso di una verifica presso un locale gestito da un 31enne egiziano sono state comminate multe per un importo complessivo di 3mila euro per carenze nella tenuta igienico sanitaria degli ambienti deputati alla preparazione degli alimenti e per la preparazione di alimenti di origine vegetale, senza le prescritte autorizzazioni sanitarie.
Altre misure sono state applicate nei confronti di un 34enne cinese per un importo complessivo di 3500 euro per la mancata osservanza delle procedure di autocontrollo aziendale Haccp e per aver utilizzato alimenti privi dell’etichettatura obbligatoria che consente di risalire alla loro tracciabilità.
Non si è trattato degli unici locali attivi nel settore della ristorazione in cui sono state riscontrate irregolarità. I carabinieri della stazione di Colleferro hanno infatti elevato multe per la violazione delle norme igienico sanitarie e di quelle sulla produzione di alimenti di origine vegetale per un importo complessivo di 10mila euro nei confronti di altre attività presenti nel territorio comunale.
L’attività di controllo è proseguita anche nei luoghi della movida notturna con la denuncia di tre persone per guida in stato di ebrezza alcolica e di reiterazione alla guida senza patente e di due giovani, uno di Carpineto Romano e l’altro di Segni, segnalati alla Procura della Repubblica per il possesso di una modica quantità di hashish.
E’ opportuno ricordare che qualsiasi persona denunciata, tratta in arresto, fermata, indagata o rinviata a giudizio in ogni stato e grado del procedimento penale deve essere considerata innocente sino a quando non venga pronunciata una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.