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Paura al pronto soccorso: medico di guardia e infermiera vittime di un’aggressione

La follia si è scatenata nella sala triage del Pronto Soccorso: nella colluttazione che ha coinvolto un'infermiera, il medico è rimasto ferito

E’ stato assalito da un uomo che si trovava nella sala attesa del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Polo di Civitavecchia, il medico di Guardia preso a pugni alle prime ore di questa mattina, in una violenta aggressione nella sala triage che ha coinvolto anche un’infermiera.

La follia si è scatenata nella sala triage del Pronto Soccorso: nella colluttazione che ha coinvolto un’infermiera, il medico è rimasto ferito

Momenti di paura questa mattina, venerdì 1 novembre all’ospedale San Paolo di Civitavecchia, dove una persona ha perso il controllo e si è scagliata contro il medico di guardia impegnato nelle visite nella sala triage.

Il dipendente dell’Ospedale è stato raggiunto da una serie di pugni dopo una colluttazione nella quale il medico avrebbe tentato di difendersi dall’aggressore, e nella quale purtroppo, è rimasta coinvolta anche un’infermiera del reparto di Medicina d’urgenza e Pronto Soccorso.

Allertate le Forze dell’Ordine, sul posto i primi ad intervenire sono stati i militari dell’Unità Radiomobile dei Carabinieri, che hanno bloccato l’uomo, al momento denunciato a piede libero.

L’infermiera, stando alla nota diffusa della Asl Roma 4, non sarebbe stata raggiunta dai colpi sferrati dall’aggressore, mentre per il medico del San Polo, è stata stabilita una prognosi di circa una settimana per le lesioni provocate dalla violenza del denunciato.

La Direzione della Asl Roma 4: “Ci costituiremo parte civile a tutela del nostro operatore”

“A nome della Asl Roma 4 – ha dichiarato il Direttore Generale ff, dottor Roberto Di Cicco – esprimo la mia più sincera solidarietà e vicinanza al medico aggredito nella notte presso il Pronto Soccorso del San Paolo. Come azienda ci costituiremo parte civile a tutela del nostro operatore. Condanniamo fermamente questo gesto vile e inaccettabile, che non solo ferisce la persona coinvolta, ma colpisce profondamente l’intera comunità sanitaria. Confidiamo che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e agiscano con la massima severità. Insieme, dobbiamo ribadire che atti di violenza nei confronti di chi tutela la salute pubblica non saranno mai tollerati” – ha concluso Di Cicco.