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Vicino Roma un ristorante da due soli posti. Lo chef: “Cucino con amore per creare l’ambiente di casa”

Tutta l'intimità e la raffinatezza del piccolo ristorante da due posti dove trionfano stagionalità, prodotti e storie del territorio

Se cercate un ristorante da due posti, intimo, raffinato e particolarissimo, l’occasione arriva da un piccolo paese del Lazio. A San Polo dei Cavalieri, infatti, uno chef ha avuto un’idea geniale, quella di creare un home restaurant in cui cucinare e coccolare la propria clientela. I posti sono limitatissimi e l’esperienza è garantita: il ricordo sarà per sempre.

Tutta l’intimità e la raffinatezza del piccolo ristorante da due posti dove trionfano stagionalità, prodotti e storie del territorio

Il ristorante da due posti regalerà un’esperienza indimenticabile. Ci si arriva percorrendo le viuzze che si snodano per San Polo dei Cavalieri, un paesino della provincia di Roma, collocato a 651 metri di altezza. Il panorama, dalle finestre di questo mini ristorante, guarda ai Monti Prenestini con il Monte Guadagnolo, a Castel Madama, alla distesa degli ulivi. In inverno c’è sempre il camino acceso.

E’ stato realizzato all’interno di una saletta grande una trentina di metri quadri, con un tavolo da 130 cm di diametro e quattro sedie. E’ il numero massimo di persone che può ospitare, con prenotazione unica. Ma il format nasce per due.

Si chiama Intimo Home Restaurant e a coccolare la clientela è il proprietario e chef, Riccardo Arcangeletti. Fa tutto da solo. Cucina, segue i clienti, porta loro i piatti, li descrive, racconta le storie che ci sono dietro portate e ingredienti.

La domanda è lecita: come fa a fare tutto questo senza farsi aiutare? Anche se si tratta di un ristorante da due posti, il lavoro che c’è dietro è importante.

Tutto è da ricondurre all’idea che ha generato la nascita di Intimo.

“L’idea –spiega Riccardo Arcangeletti – è quella di coccolare l’ospite dal momento dell’arrivo a quando va via. Il rapporto con il cliente è diretto, intimo. Volevo aprire un posto con un solo tavolo e ricreare l’ambiente di casa. Qui non si mangia solo. Quando le persone vanno via sanno qualcosa in più. Io mi fermo e rispondo alle domande. Si va oltre l’esperienza gustativa, cerco di trasformare il pranzo o la cena in un’esperienza anche formativa”.

I prodotti sono sempre freschi, si segue la stagionalità e viene proposto un menù degustazione decisamente particolare. “Il menù degustazione – spiega lo chef – mi permette di organizzare al meglio il servizio e le tempistiche così le persone non devono aspettare e posso curare il servizio in sala”.

La cantina comprende vini bianchi, rossi, giovani e riserve. “Bollicine italiane e francesi – dice Riccardo Arcangeletti – Non ci sono bollicine conosciute ma case piccole con prodotti di altissimo livello, nonostante il prezzo sia basso”.

Il ristorante a due posti è aperto il venerdì, sabato e domenica.

Chef Riccardo ha 30 anni, è nato a Roma e cresciuto nella zona di San Polo. Ha frequentato la scuola alberghiera e poi l’Alma di Gualtiero Marchesi. Quindi ha lavorato per qualche ristorante stellato nel nord Italia. Poi l’esperienza con Valerio Braschi, vincitore di Masterchef 6. “Ero il suo sous chef – racconta – in un anno sono arrivati l’inserimento nella guida Michelin, 2 cappelli dell’Espresso e tre forchette del Gambero rosso”.

Perché la decisione di aprire un ristorante a due posti proprio a San Polo dei Cavalieri? “Perché cercavo un paesino italiano di una volta, con pochi abitanti. È piccolo e rispecchia il valore di Intimo. Il territorio è dove sono cresciuto e ho voluto farlo qui. Volevo creare un qualcosa dove la gente va appositamente ed è spinta a visitare un posto nuovo, sconosciuto”.

Il menù degustazione è fisso e cambia ogni trenta giorni, in base ai prodotti del territorio e, appunto, alla stagionalità.

In questo periodo c’è il risotto alla zucca con ragù di pollo alla cacciatora in bianco. Come antipasto il mille foglie patate e funghi porcini con fonduta di ricotta e olio al prezzemolo. Come secondo guancia di manzo cotta nel cesanese del Piglio. L’elogio alla zona di Tivoli avviene con il pre-dolce fatto con distillato di mandorle amare, che nasce nell’epoca dell’imperatore Adriano.

Conclusione affidata al dolce “Cioccolato cioccolato cioccolato!”, ovvero tre ganache con cioccolato fondente, al latte, bianco con salsa al rum Don Papa Baroko e lamponi ghiacciati.

San Polo dei Cavalieri

San Polo dei Cavalieri è un paesino che rientra nell’itinerario enogastronomico della Strada dell’olio e dei prodotti tipici della Sabina. Passeggiando tra le sue stradine si possono vedere il Castello Orsini-Cesi-Borghese, la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Bari, e che risale al periodo tra il XIII e il XIV sec, la Chiesa di Santa Lucia.