Apertura

Anziano rapinato in casa a Velletri, massacrato di botte per 15 euro

Anziano massacrato di botte in casa da una coppia: l'inganno, le botte e la rapina

Anziano picchiato e imbavagliato in casa per pochi euro e un vecchio telefonino. Si è difeso con tutte le sue forze un 76enne di Velletri che qualche giorno ha ricevuto a casa la visita di una coppia di rapinatori.

Anziano massacrato di botte in casa da una coppia: l’inganno, le botte e la rapina

I due, un romano di 42 anni e la compagna slovacca di 31, per mettere a tacere l’anziano lo hanno scaraventato a terra, picchiato e legato con degli stracci. Tanto che al pensionato è stata riconosciuta una prognosi di guarigione di due settimane.

La coppia è riuscita a introdursi in casa bussando alla porta, dopo aver superato il portone lasciato socchiuso.

L’anziano pensando che fosse qualche vicino ad aver bisogno di aiuto ha aperto e si è ritrovato scaraventato a terra riportando un trauma cranico.

Le urla dell’anziano hanno richiamato l’attenzione dei vicini e la coppia diabolica a stretto giro si è ritrovata arrestata dai carabinieri con l’accusa di rapina.

Il fatto risale a poco prima della mezzanotte del 22 ottobre, a seguito di una richiesta giunta al 112 pervenuta da parte di alcuni residenti che segnalavano urla di aiuto provenienti da un condomino di via Fontana delle Rose e la presenza di un uomo e una donna allontanarsi frettolosamente verso Piazza Garibaldi. I carabinieri sono subito intervenuti e hanno fermato le due persone in fuga.

Contestualmente, un altro equipaggio dei carabinieri della compagnia di Velletri si è recato all’indirizzo segnalato appurando che, poco prima, due persone avevano commesso una rapina all’interno di un’abitazione ai danni di un 76enne procurandogli lesioni giudicate guaribili in 15 giorni.

Il bottino

I due fermati, successivamente sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di un telefono cellulare, una carta di credito e del denaro, 15 euro, appena rapinati all’anziano. Gli arrestati sono stati poi trasferiti nelle case circondariali di Velletri e Rebibbia.