Per ricordare Pier Paolo Pasolini il Parco Letterario della Lipu ha organizzato un incontro aperto cui prenderanno parte anche persone che gli sono state molto vicine
Era il 2 novembre del 1975 quando la fine tragica di Pier Paolo Pasolini entrò nella galleria della cronaca nera trasformandosi, con il passare del tempo, in uno dei più intricati misteri della storia d’Italia. Sabato prossimo cade il 49mo anniversario dalla sua scomparsa e sono diverse le iniziative organizzate per ricordarlo come regista, poeta, scrittore oltre che come uno dei massimi intellettuali del Novecento.
Saranno in tanti a mobilitarsi per partecipare alla commemorazione, aperta a chiunque sia interessato, che si terrà nel Parco Letterario a lui dedicato e gestito dai volontari dell’Oasi Lipu Chm del Lido di Roma.
L’appuntamento è per sabato prossimo alle 10.30 dove sorge la stele collocata proprio nel luogo in cui, in quella livida mattina autunnale, venne ritrovato il cadavere sfigurato di Pasolini. Un ampio spazio, interamente recuperato al degrado, che si trova in via dell’Idroscalo tra il porto turistico di Ostia e la Tor San Michele, il bastione di avvistamento disegnato da Michelangelo Buonarroti.
Ci sarà Mario Rosati, lo scultore che ha realizzato il monumento. Un tronco verticale di marmo travertino a simbolizzare una vita spezzata circondato da due colombe che spiegano le ali in segno di libertà sotto lo sguardo di una luna piena che sovrasta il gruppo.
Un’opera collocata all’interno del Parco Letterario su un percorso fatto di lastre di marmo, blocchi di tufo e vetri attraversati da luci per dare risalto alle frasi più celebri dello scrittore.
Ma il testimone forse più diretto di ciò che Pier Paolo Pasolini, originario di Bologna, è stato da quando nell’immediato dopoguerra si trasferì nella capitale è uno dei “Ragazzi di vita” descritti nel romanzo.
All’incontro presenzierà, infatti, anche Silvio Parrello, il più giovane dei protagonisti del libro, soprannominato “Er Pecetto”. Uno dei tanti con cui, nella fantasia letteraria e nella realtà, l’intellettuale, amante delle arti marziali ma anche grande appassionato di calcio, si divertiva a organizzare partite improvvisate di pallone nel quartiere di Monteverde Vecchio.
Lo stesso quartiere dove Parrello, che fa il pittore di professione vive ancora. Custode delle memorie del poeta, ma anche della strenua volontà di trovare la verità sulla tragica fine di Pasolini che per la giustizia fu assassinato da Pino Pelosi, mentre secondo altri venne eliminato in esito a un complotto ordito da chi voleva sbarazzarsi di un giornalista scomodo autore dell’opera incompiuta intitolata “Petrolio” destinata a scoperchiare il vaso di Pandora della corruzione di Stato.
“Er Pecetto” sarà tra i presenti a rammentare che “Ragazzi di vita” è anche un affresco in chiave popolare e romanesca di una capitale che negli Anni Cinquanta soffriva l’incubo della fame nelle borgate come Monteverde ormai inglobato nella città.
A testimonianza di quell’epoca ancora così incerta resta la ciminiera spenta della Ferro Beton, la “Ferrobedò” di “Ragazzi di vita”, un’officina specializzata nella realizzazione di traversine ferroviarie, fonte talvolta di occasione di lavoro per masse di giovani diseredati come lo era Silvio Parrello.
La medesima Monteverde di pasoliniana memoria dove, in via di Donna Olimpia, il 17 marzo del 1951 crollò la scuola Franceschi ancora occupata dagli sfollati e dai senza casa di una Roma bombardata solo sei anni prima e ancora con pochissime speranze di risollevarsi.
Ma il Parco Letterario dove si terrà la commemorazione è anche testimone di forti legami tra Pasolini e personaggi del calibro di Patti Smith la cantautrice 77enne originaria di Chicago legatissima allo scrittore bolognese sia per le comuni ispirazioni nel campo della poesia, sia perché dopo averlo incontrato negli Stati Uniti aveva avuto modo di apprezzarlo anche come un navigato maestro di cultura.
Patti Smith ha infatti partecipato altre tre volte alle cerimonie organizzate di fronte alla stele che guarda il mare e ci è ritornata anche dopo l’ultimo concerto che si è tenuto a settembre scorso nel teatro di Ostia Antica. Occasione in cui ha, tra l’altro, dedicato al tema “Piero Paolo Pasolini e il mare” la lettura, recitata in inglese, di alcune delle sue opere.
“Tra i due finché Pasolini è stato in vita -sottolinea Alessandro Polinori presidente nazionale della Lipu- c’è stata una grandissima affinità, quest’anno non abbiamo avuto il piacere di averla tra noi per la quarta volta, ma per il Cinquantenario del prossimo anno stiamo preparando una manifestazione ancora più importante. Del resto Pasolini è stato forse più apprezzato all’estero come poeta e come regista che non in Italia. Il Parco che curiamo e gestiamo grazie ai volontari della nostra associazione che ne gestiscono gli arredi e il verde crea un forte legame tra cultura e natura”.
“Qui nell’oasi -prosegue Polinori- si possono ammirare aironi rossi, falchi di palude, fenicotteri rosa e cavalieri d’Italia e nello stesso tempo ritrovare il filo rosso che conduce all’eredità lasciata dall’intellettuale. Arrivano turisti da tutto il mondo, dall’America dalla Germania, ma anche da altre regioni del nostro Paese. Di recente abbiamo ricevuto la visita di un pullman di toscani che nel Parco hanno realizzato un lavoro fotografico destinato a entrare a far parte di un calendario 2025 che sarà dedicato a Pasolini”.
Alla manifestazione prenderanno parte anche Ester Mantero, responsabile Oasi Lipu CHM di Ostia, Stanislao de Marsanich, presidente dei Parchi Letterari Italiani e la vicepresidente del X Municipio Valentina Prodon.
Ma il Parco Letterario si presta anche a visite individuali perché è aperto tutti i giorni dalle ore 6.00 alle ore 21.00. Per informazioni più dettagliate ci si può rivolgere al seguente indirizzo email: chm.ostia@lipu.it.
Sempre sabato prossimo 2 novembre, alle ore 19.00, presso il Teatro del Lido di Ostia in via delle Sirene 22 il Museo Sociale Danisinni porterà in scena “La passione degli stracci”, opera liberamente ispirata al film “La ricotta” sceneggiato e diretto nel 1963 da Pier Paolo Pasolini.
Lo spettacolo, con testo e regia di Gigi Borruso, interpretata dallo stesso Borruso, Valeria D’Aquila e Alessandra Guagliardito, esplora le marginalità umane e sociali attraverso il fantasma di Stracci. Ambientata a Palermo, la rappresentazione intreccia i racconti comici e dolorosi del protagonista, della moglie Lena e della figlia Vita. Una riflessione sullo smarrimento dell’arte dinanzi al reale.
I biglietti, al prezzo intero di 10 euro e ridotto di 8, possono essere acquistati anche on line sul sito vivaticket.com.