Cuoco a ore sul Lido offresi. Lo chef Luca Corsi: “Ai fornelli anche per gli Spandau Ballet”

Tanti contatti famosi nella sua rubrica, ma Luca Corsi si propone anche come cuoco a ore per le mamme e per le famiglie a costi accessibili

Oltre vent’anni di esperienza alle spalle anche nel lancio di ristoranti di primissimo livello e tanta creatività da vendere. Soprattutto a chi non ha tempo per mettersi ai fornelli e decide di ricorrere a un alter ego gastronomico. Sono questi i fattori che, circa due anni fa, hanno indotto lo chef Luca Corsi, 56 anni gran parte dei quali trascorsi a Ostia dove vive da sempre, a proporsi come cuoco a ore.

Tanti contatti famosi nella sua rubrica, ma Luca Corsi si propone anche come cuoco a ore per le mamme e per le famiglie a costi accessibili

Nella rubrica di Luca Corsi che si offre come cuoco a ore ci sono 23mila contatti telefonici e una lista di relazioni professionali tra cui spiccano personaggi del calibro di Tony Hadley, voce degli Spandau Ballet, ma anche calciatori di serie A, cantanti e figure curiose di una Roma meno scintillante, ma non per questo banale.

Come Vincenzo Verzini, il “piccolo Giottodel cinema italiano, autore del salvataggio di tantissimi film altrimenti destinati all’oblio per conto dell’Istituto Luce, di Cinecittà e della Scuola nazionale del cinema.

O ancora Trento Cionini, incisore di oltre 60 francobolli per conto del Poligrafico dello Stato e di numerose banconote tra le quali il taglio da 500mila lire che riproduceva in effigie il volto di Raffaello Sanzio.

Il tutto amalgamato da una sola passione: quella per la cucina. In tutte le sue declinazioni.

Sono uno che va a casa delle persone che non hanno tempo di cucinare, sempre impegnate a inseguire i figli, ci accordiamo, magari anche per un giorno alla settimana o due sole ore di lavoro e preparo tutto quello che serve per pasti giornalieri o settimanali”, dice Luca che ha avuto la possibilità incontrare e interfacciarsi con cuochi conosciutissimi sul litorale romano come Fabio Campoli.

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L’idea di un servizio mirato sulle esigenze del singolo gli è venuta quando Luca si è accorto che catering, ricevimenti e banchetti a parte che comportano spese importanti, esiste tutta una fascia di clientela che, magari ha bisogno anche soltanto di un minestrone ben fatto, oltre che di uno stufato preparato a dovere. Corsi, poi, oltre ad aver fondato il ristorante La Fojetta in via di Castel Fusano è anche mastro pastaio un’abilità che rappresenta una marcia in più proprio per chi richiede i suoi servizi a ore.

Non tutti hanno la possibilità di spendere i soldi necessari ad avere un cuoco di servizio in casa, ma tanti hanno la possibilità di spendere 50 euro per chiedere una mano spesso risolutiva dal punto di vista di un’alimentazione gustosa e salutare allo stesso tempo. C’è chi vuole semplicemente fare bella figura con gli amici e in questo caso, assolutamente in incognito, vado a preparagli una cena da lasciare a bocca aperta i commensali. Ma anche chi desidera mangiare la pasta fatta in casa”.

Dall’amatriciana alle fettuccine alla papalina i segreti del cuoco che si può ingaggiare a tempo

“Sono tante le madri di famiglia che mi contattano -prosegue Luca- magari perché oltre ai figli hanno i genitori allettati che richiedono assistenza e lasciano poco tempo per le altre incombenze. Le richieste vanno dai suggerimenti per preparare il pane, anche quello fatto senza impasto, o per rendere più elastica la pasta frolla, o intenerire la carne. Io vado a casa loro, spesso con le chiavi che mi vengono affidate per poter entrare quando non ci sono, e gli sistemo il frigorifero”.

La cucina è come un oracolo dell’epoca antica traslato nel caotico mondo della contemporaneità. E, al pari di tutte le arti, richiede tanta dedizione e tanto studio. Conoscenze che lo chef a ore di Ostia e del suo litorale mette a disposizione di coloro che sono interessati a delegargli la preparazione dei pasti. Con ricette che nascondono piccoli segreti imparati sul campo.

Per documentarmi sulla amatriciana andai ad Amatrice dove c’era una cuoca ultrasettantenne quotatissima a cui chiesi di spiegarmi come la faceva. Mi portò in cucina e mi fornì tutti i dettagli ma proprio all’ultimo aggiunse un pezzettino di salsiccia di fegato. Scherzando le dissi ma come? E cosa c’entra con questo piatto? Mi rispose con bonomia se adesso la mangi e mi dici che non va bene vattene pure via!”.

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In un’altra occasione -ricorda Luca Corsi- ebbi modo di approfondire, andando al ristorante La Cisterna famoso, tra l’altro, e a suo tempo frequentato anche da Walt Disney e Trilussa, per come si preparano le fettuccine alla papalina nate proprio per soddisfare il palato dei cardinali. Di fatto si tratta di una carbonara senza guanciale perché di mezzo c’erano anche gli ebrei che, notoriamente, non mangiano carne di maiale e che veniva condita niente di meno che con l’aggiunta con i piselli”.

“Nella cucina italiana esistono le ricette come insegna Gualtiero Marchesi che ha tracciato una via maestra, ma poi ogni cosa cambia da regione a regione, da comune a comune, e alla fine tutto è affidato al gusto personale ed è buono tutto ciò che piace, parliamoci chiaro!”, conclude il cuoco a ore che può essere contattato per informazioni al 3428606675.