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Chi è Elisa Costa: arriva da Fregene la nuova campionessa mondiale di bodybuilding

Lo straordinario percorso di Elisa Costa dalle difficoltà alla vetta del mondo, accompagnata dal suo allenatore Sandro Baroni e da un team di persone che le sono state vicine

Elisa Costa è arrivata sul tetto del mondo nel bodybuilding. A Budapest ha vinto il Campionato mondiale, battendo tante concorrenti di maggior esperienza di lei, che ha cominciato da poco. Ma chi è Elisa Costa? Cosa fa e quale è stato il suo percorso? La strada è stata tutt’altro che facile e ciò che ha conquistato Elisa può essere un motivo di forza e speranza per tante persone.

Lo straordinario percorso di Elisa Costa dalle difficoltà alla vetta del mondo, accompagnata dal suo allenatore Sandro Baroni e da un team di persone che le sono state vicine

Arriva da Fregene Elisa Costa, fresca vincitrice del Campionato mondiale di bodybuilding, categoria “Bikini-Open tall”. Ventidue anni, una laurea triennale in psicologia, sta frequentando ora l’Università per prendere la Magistrale.

Nel frattempo ha ottenuto questo grandissimo successo che ha portato lei stessa, e l’Italia, in vetta a tutte le agguerritissime rivali che, magari, si allenavano da anni per ottenere questo risultato.

Lei ce l’ha fatta in poco più di un anno, seguita da Sandro Baroni in allenamenti tostissimi alla palestra Kristal Fitness di Fregene.

“Il primo allenamento in sala pesi è stato nell’aprile 2023 –spiega Elisa Costa – Io arrivavo da pugilato e MMA. Due settimane fa ho vinto il Campionato italiano a Firenze nella mia categoria, più l’assoluto dove si affrontano le prime di tutte le specialità”.

Poi è arrivato il titolo Mondiale nella categoria Bikini mentre a livello assoluto, in via ufficiosa visto che viene premiata solo la prima, è giunta terza.

Elisa Costa

Elisa Costa ha, alle spalle, una storia che intende raccontare, legata ai disturbi alimentari. Una storia che può dare tanta forza (e speranza) a ragazze che devono fare i conti con lo stesso problema, cresciuto in maniera esponenziale dopo il Covid.

“Il mio percorso – afferma – è stato tutto inaspettato. Sandro è stato il primo a crederci. Mi sono appoggiata a lui in tutto e per tutto. È stata una rivincita per me perché arrivavo da un passato di disturbi alimentari. Ho trascorso i migliori anni della mia vita a vergognarmi del mio corpo. Mettermi su un palco e dargli il rispetto che meritava penso sia la risposta migliore. L’obiettivo era volermi bene e fare qualcosa per me. In questo momento, a competizioni finite, mi sento triste perché vorrei continuare”.

Elisa è alta 1,70. Le gare a cui partecipa non vanno in base al peso ma in base a età e altezza. Il peso non conta, ciò che vale per il risultato è la muscolatura.

Le sensazioni, per questo strepitoso e incredibile successo, sono forti. “Le emozioni sono forti – dice – e provo anche un po’ di tenerezza per tutte le preoccupazioni inutili avute negli anni. Ho iniziato ad avere fiducia in me e nelle mie scelte. Non mi vergogno più di essere me stessa. Ho la sensazione di essere sulla strada giusta. Durante la preparazione mi sono laureata in psicologia triennale e ho iniziato la magistrale. Quando stavo male non riuscivo a studiare perché avevo altre preoccupazioni”.

Per Elisa Costa queste gare hanno rappresentato uno spartiacque. Si è infatti aggiudicata due Pro Card che le daranno accesso ad altri circuiti e partirà nelle competizioni da atleta professionista.

Questo apre scenari differenti perché la visibilità è diversa, non solo davanti al pubblico ma anche nei confronti di eventuali sponsor.

“La cosa straordinaria -racconta Sandro Baroni, trainer super esperto e di alto livello – è che Elisa ha un anno solo di palestra alle spalle. Io la allenavo per qualche lezione privata ma poi ho visto che aveva delle proporzioni perfette e le ho proposto di fare qualche gara. Lei mi ha detto subito di sì. La sua specialità è la Bikini, tipo di categoria che è molto femminile. Nell’immaginario collettivo la culturista è enorme ma in questo caso non è così. Elisa ha fatto un lavoro assurdo e faticoso, con una forza mentale incredibile. Nei suoi successi il mio lavoro e quello della nutrizionista sono stati importanti ma quello che ha fatto la differenza è stata la sua forza di carattere. Arrivare dopo così poco tempo ai vertici è stato possibile perché lei ci ha messo tanto del suo. Ho sempre pensato che nel giro di 4 o 5 anni avrebbe raggiunto questi risultati e, invece, ha bruciato tutte le tappe”.

Ma Sandro Baroni come la incoraggia?Un po’ la coccolo e un po’ me la ‘mangio’ -spiega-  Ho dovuto trovare la strada perché non conoscevo all’inizio il suo percorso personale. Lei è sempre molto motivata, io sono intervenuto quando la vedevo scarica. Il lavoro che svolgiamo agisce a livello monoarticolare. Andiamo cioè ad isolare il muscolo per lavorarci sopra con esercizi mirati e di massima precisione, cercando la perfezione tecnica. Ringrazio Ilaria, la nutrizionista, e Diego, il fidanzato/trainer, parte integrante del percorso”.