Si fingeva un’infermiera malata per un passaggio in auto: era l’espediente per derubare donne incinte e anziani

La finta infermiera avrebbe messo a segno almeno 13 reati, tra furti e una tentata rapina nell'hinterland della Capitale

Si fingeva un’infermiera malata per adescare donne incinte e anziani, e ottenere da loro un passaggio con l’auto per rapinarli. Diverse le denunce presentate ai Carabinieri di Lariano per reati identici, avvenuti tutti nell’hinterland della Capitale, dove con l’identikit della presunta rapinatrice, sono scattate le indagini che hanno stretto il cerchio intorno ad una 38enne.

La finta infermiera avrebbe messo a segno almeno 13 reati, tra furti e una tentata rapina nell’hinterland della Capitale

Sono almeno 13 le vittime della donna italiana, che avrebbe messo a segno altrettanti furti e una tentata rapina a danno di anziani, donne incinte e una dottoressa, che mossa a compassione dalla sedicente infermiera che si fingeva malata, si sarebbe vista sottrarre dalla rapinatrice anche un ricettario, con la finalità di acquistare decine di confezioni di oppiacei.

L’escamotage con il quale avrebbe convinto tutte la sue vittime a darle un passaggio con l’automobile, era un teatrino montato a regola d’arte dalla 38enne, che si presentava come un’infermiera malata nella necessità di recarsi nella prima farmacia utile.

L’aspetto e la capacità di persuasione poi, facevano il resto, convincendo i malcapitati e le malcapitate a farla salire nelle loro automobili, dove immancabilmente avvenivano i furti.

Per garantirsi il risultato, andato in porto ben 12 volte, con furti messi a segno nei comuni di Lariano, Valmontone, Bellegra, Artena e San Cesareo, la donna avrebbe sempre scelto con cura le sue vittime, e che dovevano essere possibilmente anziani e donne incinte, a cui chiedeva, a seconda delle circostanze, passaggi in farmacia o in altre attività commerciali.

Sono state le denunce presentate ai Carabinieri, con le identiche circostanze dei reati descritte dalle vittime, a far scattate le indagini alle porte di Roma, con l’arresto della presunta autrice.

La donna finita in manette dovrà ora rispondere dei furti e di una tentata rapina oltreché di ricettazione e falso con indebito utilizzo di carte di pagamento, che la donna aveva sottratto ad una dottoressa lo scorso maggio.

La stessa vittima era stata derubata anche del timbro personale e un ricettario che la 38enne aveva utilizzato per acquistare farmaci a base di oppiacei.

Il rinvenimento a casa dell’indagata di 14 ricette mediche contraffatte e 210 compresse di oppiacei, hanno fatto scattare anche la denuncia, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.