Emilia Romagna: cosa chiedono gli elettori nelle conversazioni web e social

(Adnkronos) – L'analisi delle conversazioni online in Emilia Romagna, condotta da Adnkronos attraverso la piattaforma SocialData tra marzo e ottobre 2024, ha esaminato 3,7 milioni di discussioni e 283 milioni di interazioni, rivelando i temi che hanno catturato l'attenzione del pubblico regionale. Si parla di politica, economia, sicurezza ed energia, Made in Italy, agricoltura e innovazione. Non mancano i trasporti e i problemi legati al maltempo. (Visualizza la ricerca completa)
   La politica è il tema più discusso (567.350 menzioni), seguito da economia (484.830 menzioni) e trasporti (453.250 menzioni). La preoccupazione per il lavoro e la crisi energetica ha segnato queste conversazioni. Anche l’ambiente, con 397.860 menzioni, ha catalizzato l’attenzione, sottolineando l’interesse della popolazione per i cambiamenti climatici. La sicurezza ha generato il maggior sentiment negativo (44,1%), seguita dai trasporti (34,2%), un problema particolarmente sentito a Bologna, e dall’energia (33,3%). Il sentiment negativo riguardante la politica si attesta al 31,2%, mostrando una popolazione critica verso le dinamiche politiche regionali.    
Bologna ha registrato il numero più alto di menzioni sull’energia (61,6% sentiment negativo), sicurezza (52,7%) e trasporti (39,2%), confermando la centralità della città in queste tematiche. Le discussioni sul lavoro si sono incentrate sulla mobilitazione dei lavoratori del marchio di lingerie La Perla, con temi legati ai diritti lavorativi e alla crisi occupazionale. Anche le tensioni legate alle elezioni regionali e i disagi ferroviari hanno acceso il dibattito politico locale, con commemorazioni storiche, come quella della strage di Bologna del 1980, che hanno scatenato polemiche. 
Forlì-Cesena si distingue per il sentiment negativo sui trasporti (33,9%) e sull’impatto del maltempo, che ha devastato le infrastrutture e le attività economiche locali. Le discussioni si sono concentrate sull'inadeguatezza delle misure preventive e sulle difficoltà nel settore lavorativo, già aggravate da alluvioni e precarie condizioni nel settore pubblico. A Parma, il sentiment negativo sulla sicurezza raggiunge il 45,9%, con la sanità e il sistema scolastico oggetto di preoccupazioni pubbliche. Critiche alla gestione della sanità, alle condizioni di lavoro e alla pubblicità aziendale sono state alimentate da episodi recenti, come le controversie attorno alla società Barilla e al Consorzio della Bonifica Parmense. 
Ravenna e Rimini hanno visto una particolare attenzione ai temi ambientali e culturali, con sentiment negativo sulla sicurezza rispettivamente del 40,3% e del 47,1%. A Ravenna, le alluvioni e le carenze nei rimborsi per i cittadini hanno alimentato il dibattito, mentre a Rimini il turismo è stato oggetto di critiche sulla gestione alberghiera e l’accessibilità delle strutture. A Modena, la sicurezza suscita preoccupazione con un sentiment negativo del 45,9%, mentre i trasporti e la politica registrano sentiment negativi del 33,5% e 30% rispettivamente. Il sistema sanitario ha suscitato insoddisfazione per la carenza di personale, mentre le difficili condizioni di lavoro e la burocrazia sono stati temi ricorrenti. 
Reggio Emilia si distingue per il focus su cultura e politica, ma anche qui la sicurezza è una preoccupazione rilevante con il 52,1% di sentiment negativo. Il dibattito politico ruota intorno alle elezioni e ai temi economici, mentre la precarietà nel settore lavorativo, in particolare per donne e giovani, rimane una criticità centrale. A Ferrara, con circa 17 milioni di interazioni, il dibattito ruota attorno a politica e cultura, con un forte malcontento sulla sicurezza (42,8%). La precarietà nel settore occupazionale e le proteste sociali sono temi ricorrenti, con licenziamenti e mobilitazioni sindacali che testimoniano le difficoltà locali. 
Piacenza si concentra invece su sicurezza e trasporti, con sentiment negativi del 30,7% e 30,5%. Il tema della disoccupazione e le condizioni di lavoro precarie hanno suscitato critiche, specialmente nei settori della logistica e dell’agricoltura.    Il tema "Made in Italy" ha generato 3.800 conversazioni a Bologna con solo il 14,8% di sentiment negativo, legato alla crisi di aziende locali e agli interventi politici. La disoccupazione ha visto un sentiment negativo del 64,5%, mentre l’agricoltura (29.000 conversazioni) e l’innovazione (33.000 conversazioni) hanno registrato sentiment molto positivi, con la percentuale ‘ostile’ ferma rispettivamente al 16,4% e 16%. A Piacenza, il sentiment negativo sul "Made in Italy" è stato del 22,3% e le discussioni si sono concentrate sulla crisi del settore agricolo, mentre a Parma si è discusso molto sull’etichettatura "a semaforo", vista come una minaccia ai prodotti locali. A Modena, l'attenzione è stata rivolta alle difficoltà del settore industriale e alle preoccupazioni per la contraffazione, con un sentiment negativo del 21,6%.   Su Facebook sono state monitorate 1.365 comunità con 7,7 milioni di membri complessivi, un punto di riferimento per le discussioni locali. Bologna è risultata la provincia più attiva, con 1,545 milioni di membri complessivi, dove trasporti, ambiente e cultura dominano le conversazioni. In province più piccole come Ferrara e Piacenza, i temi più trattati sono l’ambiente e la cultura, con una forte partecipazione alle discussioni riguardanti la viabilità e la sostenibilità. A Modena, la discussione sui gruppi social si concentra su cultura e trasporti, mentre Forlì-Cesena mostra una partecipazione significativa sui temi di spesa energetica e qualità delle cure ospedaliere. A Rimini, i gruppi Facebook discutono ampiamente di turismo e cultura, riflettendo la centralità del settore turistico per l’economia locale. Nonostante il sentiment positivo su eventi e promozione culturale, i concerti continuano a generare feedback critici.    Dal 17 settembre, le discussioni sull’alluvione hanno dominato i social, con picchi di conversazioni il 19 e il 20 ottobre a seguito di nuove esondazioni e disagi nella regione. Solo nel periodo tra il 13 e il 25 settembre, l’alluvione ha generato 22.400 conversazioni, pari al 15% delle discussioni totali sull’Emilia Romagna. Ravenna, Faenza, Traversara e Bagnacavallo sono state le località più citate, con un sentiment negativo crescente a Castel Bolognese e Modigliana. Anche in ottobre, la situazione è rimasta critica, con nuove discussioni generate dall’emergenza a Bologna e nelle province circostanti.   La ricerca di Adnkronos attraverso la piattaforma SocialData evidenzia una regione caratterizzata da interessi diversificati, ma anche da polarizzazioni su temi come sicurezza, energia e ambiente, con un crescente interesse per i temi economici e culturali. L’analisi delle interazioni sociali e la copertura dei media locali rivelano un forte coinvolgimento delle comunità in tematiche legate alla politica e alla qualità della vita. La cultura è rimasta al centro delle pubblicazioni sui media, con il 28,5% delle menzioni, seguita da politica ed economia, mostrando come l’identità culturale e storica dell’Emilia Romagna sia una componente essenziale del dibattito pubblico. Molto interessante l’ ‘accensione’ dei temi Made in Italy, agricoltura e innovazione, considerati un patrimonio regionale insostituibile. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)