Sequestro delle Torri di Fiumicino, il costruttore: “Siamo in regola e lo dimostreremo”

Palmerino Faratro chiarisce la sua posizione in merito al sequestro penale delle Torri da parte della Guardia di Finanza

Per Palmerino Faratro, il costruttore delle Torri di Fiumicino oggetto di un sequestro penale da parte del Reparto Operativo Aeronavale (Roan) della Guardia di Finanza di Civitavecchia, il provvedimento si baserebbesu questioni esclusivamente tecniche legate a presunte volumetrie e destinazioni d’uso che sono state realizzate in piena conformità con i permessi edilizi rilasciati dalle autorità regionali e comunali competenti”.

Palmerino Faratro chiarisce la sua posizione in merito al sequestro penale delle Torri da parte della Guardia di Finanza

Le indagini sono state svolte dai baschi verdi sotto la supervisione del Procuratore capo della Repubblica della cittadina portuale, Alberto Liguori e dal sostituto Marina Manno che hanno ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) il via libera al sequestro penale del vasto complesso immobiliare costituito da due edifici identici dell’altezza di 30 metri ciascuno per un’area complessiva di circa 25mila metri cubi per un valore di 16 milioni di euro e 54 vani adibiti ad abitazione e a uso commerciale.

Sono assolutamente sereno riguardo la regolarità e la trasparenza delle procedure seguite -aggiunge il costruttore- confido nel poter dimostrare, attraverso la documentazione in nostro possesso, che non vi sono state irregolarità. Se ci sono stati errori da parte delle autorità che hanno rilasciato i permessi, questo sarà oggetto di ulteriori verifiche. La questione è meramente urbanistica e documentale“.

Palmerino assicura in ogni caso il massimo della “cooperazione e apertura” nei confronti degli inquirenti e dell’autorità giudiziaria che dovrà, tra l’altro, appurare se alcuni di vani siano già stati venduti “sulla carta”, considerando che i lavori sono ancora in corso di ultimazione.

Dal punto di vista processuale occorrerà vedere se l’imprenditore edile e i suoi quattro collaboratori deferiti alla magistratura saranno rinviati a giudizio per l’inizio del dibattimento.

Ciò che fonti accreditate specificano è che le due Torri non corrono alcun rischio di abbattimento totale o parziale laddove fossero confermati eventuali abusi edilizi.

Se vuoi approfondire questi argomenti clicca sulle parole chiave colorate in arancione all’interno di questo articolo e accedi alla banca dati di canaledieci.it.