Roma, ipotesi corruzione per due procuratori Tim e Ntt Data Italia: le indagini delle Fiamme Gialle

Perquisizioni domiciliari e sequestri nei confronti dei due procuratori: controlli anche presso le sedi delle società Tim e Ntt Data Italia

I controlli della Fiamme Gialle sono scattati in queste ore nei confronti di due procuratori di Tim e Ntt Data Italia, indagati per ipotesi di corruzione che ha portato i finanzieri ad eseguire un decreto di perquisizione domiciliare nei confronti dei soggetti e presso le sedi aziendali.

Perquisizioni domiciliari e sequestri nei confronti dei due procuratori: controlli anche presso le sedi delle società Tim e Ntt Data Italia

L’operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma è scattata in queste ore, su disposizione della Procura della Capitale.

I fitti controlli hanno l’obiettivo di perquisire il domicilio di entrambi di soggetti nonché alcuni uffici delle due società Tim Spa e Ntt Data Italia Spa, per sequestrare documentazione utile agli accertamenti in corso, nei confronti degli indagati con l’ipotesi di corruzione tra privati.

I due soggetti sono procuratori delle società quotate Tim Spa, l’azienda italiana leader nelle telecomunicazioni, per i servizi di telefonia fissa, pubblica, mobile, VoIP, Internet e TV via cavo, in tecnologia IPTV; e Ntt Data Italia Spa, nata nel 2011 dall’ingresso in Italia della NTT DATA la multinazionale con sede a Tokyo che si occupa di system integration, servizi professionali e consulenza strategica e che serve principalmente i mercati della  telecomunicazioni, servizi, multi-utility, finanziari, pubblico, manifatturiero e sanità.

Il settore telecomunicazioni ancora sotto la lente dei controlli della guardia di Finanza, dopo i due arresti eseguiti tra il 14 e 15 ottobre di Paolino Iorio, il direttore generale di Sogei arrestato con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta e l’imprenditore  Massimo Rossi, manager della Italware da cui avrebbe ricevuto l’ultima mazzetta prima dell’arresto.

In queste ore è stata chiesta la convalida dell’arresto e l’emissione di una misura cautelare per Paolino Iorio, a disposizione dell’autorità giudiziaria per chiarire i contorni di un’ampia vicenda che vede iscritti nel registro degli indagati 18 soggetti, tra cui il referente italiano di Elon Musk.