L'inseguimento a folle velocità durante un controllo al campo nomadi di via Gordiani: fermato un uomo. E' caccia ai fuggitivi
La pattuglia del V Gruppo, stava effettuando un controllo nella zona del campo nomadi, quando ha visto l’automobile uscirne a tutta velocità. A quel punto ha cercato di fermarla per un controllo mettendosi all’inseguimento del veicolo.
Una corsa che sembrava terminata all’altezza di via Anagni quando invece di fermarsi dopo essere stata bloccata dalla pattuglia, il conducente a bordo dell’auto inseguita ha ingranato la marcia per tentare nuovamente la fuga, ed ha investito il vigile urbano sceso dall’auto di servizio per effettuare il controllo.
A quel punto l’agente della Polizia locale, ha estratto l’arma di ordinanza e a distanza ravvicinata ha sparato per colpire gli pneumatici anteriori del mezzo, che nonostante tutto ha proseguito nella fuga.
Inseguito dalla pattuglia, il veicolo è stato infine raggiunto e bloccato in via delle Betulle dove uno degli occupanti è stato identificato e posto in stato fermato.
agli altri occupanti del mezzo che sono riusciti a fuggire.
Sull’episodio avvenuto nelle ultime ore e sulle condizioni in cui si trovano ad operare le donne e gli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale è intervenuto il SULPL, Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale, per voce del Segretario Romano Marco Milani:
“Ennesima scena da film a Roma, dov’è un’auto priva di assicurazione, uscita da un campo nomadi, é stata inseguita per le vie della città, con tanto di spari – ha dichiarato Milani -. Il deliberato investimento di un nostro collega impiegato in servizio in uno dei tanti piantonamenti di facciata davanti ai campi nomadi della Capitale, pone ancora una volta in evidenza il problema della Sicurezza a Roma e della scarsa attenzione che le istituzioni tutte, dalla giunta Gualtieri al Governo centrale, pongono ai poliziotti locali d’Italia. A fronte di una presenza ormai preponderante sul territorio delle grandi metropoli, e delle continue richieste di attività di contrasto alla criminalità diffusa, continuiamo contrattualmente ad essere, un esercito di impiegati amministrativi, mandati per strada a svolgere attività di Polizia pur non essendone riconosciuti come Forza”.