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Fiumicino, sequestrate dalla Guardia di Finanza per 16 mln le Torri Gemelle: “Sono abusive”

Quattro le persone denunciate per lottizzazione abusiva nell’ambito delle indagini che hanno portato al sequestro delle Torri Gemelle

Maxi sequestro della Guardia di Finanza nei pressi del Ponte mobile 2 Giugno di Fiumicino dove i militari del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia (Roan) hanno apposto oggi, martedì 22 ottobre, i sigilli ai due imponenti edifici conosciuti con il nome di Torri Gemelle.

Quattro le persone denunciate per lottizzazione abusiva nell’ambito delle indagini che hanno portato al sequestro delle Torri Gemelle

Le indagini sono state svolte dai baschi verdi del Roan sotto la supervisione del Procuratore capo della Repubblica della cittadina portuale, Alberto Liguori e dal sostituto Marina Manno che hanno ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari (Gip) il via libera al sequestro penale del vasto complesso immobiliare costituito da due edifici identici dell’altezza di 30 metri ciascuno per un’area complessiva di circa 25mila metri cubi.

Le Torri Gemelle, in fase di ultimazione, sono state realizzate da una “nota società di costruzione” e constano di 54 unità adibite sia a uso direzionale, come uffici e studi privati, sia abitativo e residenziale per un valore di 16 milioni di euro.

L’ipotesi di reato che ha condotto all’apposizione dei sigilli è che quattro indagati, in concorso tra loro e in funzione dei rispettivi ruoli, abbiano posto in essere una lottizzazione abusiva dei terreni a scopo edilizio.

Gli edifici sarebbero stati, infatti, eretti in un’area in parte destinata a verde pubblico e in assenza delle necessarie autorizzazioni, poiché le continue varianti in corso d’opera apportate al progetto originario e al relativo permesso di costruzione, avrebbero consentito all’impresa destinataria del provvedimento di “conseguire un notevole, sproporzionato nonché ingiusto vantaggio in termini di volumetria realizzabile”.

Nei guai sono così finiti il direttore dei lavori, il progettista, il rappresentante legale della ditta incaricata dei lavori e quello dell’impresa edile che sono chiamati a rispondere del reato di lottizzazione abusiva e di altre violazioni contenute nel testo unico dell’edilizia.

Il punto sull’inchiesta del maggiore della Guardia di finanza Aurelio Borgese

In merito all’attività svolta in data odierna, su delega della autorità giudiziaria -spiega il maggiore della Guardia di Finanza, Aurelio Borgese- si è proceduto al sequestro del compendio immobiliare in corso di costruzione a seguito di indagini effettuate mediante l’ausilio di consulenza tecnica eseguite dal consulente nominato dal Pubblico Ministero. Lo stesso ha chiesto al Gip di emettere opportuno decreto di sequestro preventivo al fine di congelare la situazione attuale, essendovi lavori in corso”.

Vi sono ancora accertamenti in atto per i quali non è possibile riferire essendo gli stessi coperti da segreto istruttorio – aggiunge l’ufficiale- l’immobile è stato eretto con la legge regionale del piano casa su 9 livelli, 10 con il piano destinato a locale tecnico trasformato in residenziale e concorrente al raggiungimento dell’altezza finale dell’edificio”.

Si tratta di strutture derivanti da un intervento di demolizione e ricostruzione di cubatura pre esistente ricorrendo, tuttavia a diverse varianti che hanno fatto, tra l’altro, leva sul trasferimento di cubature da altre aree edificabili di Fiumicino. Sono in corso indagini volte ad accertare eventuali vendite già effettuate dei 54 appartamenti delle due Torri destinati a uso abitativo“.

Il Comune, per quanto di competenza, è chiamato ad adottare tutti gli opportuni provvedimenti previsti dalla norma, relativamente agli atti autorizzativi rilasciati“, ha concluso il maggiore.

L’attività di prevenzione, contrasto e repressione degli illeciti compiuta dalla Guardia di Finanza nell’ambito di riferimento punta a costituire -si legge poi in una nota del Roan- un deterrente per le condotte illecite perpetrate a danno dell’economia legale e degli interessi economici dello Stato oltre che una costante e qualificata presenza del Corpo a presidio del mare e delle coste del Lazio”.