Inchiesta corruzione a Roma: nuove accuse per l’ex direttore generale Sogei ai domiciliari

L'ex direttore generale Sogei non si è presentato in udienza. I suoi avvocati: "Ha ammesso di aver ricevuto delle somme dall'imprenditore"

Foto non collegata ai fatti

Nuove accuse per l’ex direttore generale di Sogei Paolino Iorio, nell’inchiesta che lo vede indiziato per corruzione in appalti pubblici, e per cui è stato arrestato lunedì scorso a Roma, in flagranza dopo uno scambio di denaro con l’imprenditore Massimo Rossi. L’uomo avrebbe cancellato le immagini della videosorveglianza domestica degli ultimi quindici giorni, e per questo la procura ne ha chiesto la restrizione in carcere.

L’ex direttore generale Sogei non si è presentato in udienza. I suoi avvocati: “Ha ammesso di aver ricevuto delle somme dall’imprenditore”

La misura cautelare del carcere per l’ex Direttore Generale Sogei, è stata chiesta dalla Procura di Roma durante l’udienza di convalida davanti al gip, a cui Paolino Iorio ha scelto di non presentarsi.

L’accusa nei confronti dell’uomo che ora si trova ai domiciliari, è di aver cancellato le immagini dei sistemi di videosorveglianza, presenti nella sua abitazione. Possibili prove di colloqui e attività degli ultimi quindici giorni di cui non esisterebbe più traccia.

Le dichiarazioni dei legali dell’ex dg Paolino Iorio

Palino Iorio, colto in flagranza durante lo scambio di una presunta “mazzetta” di 15mila euro, nel cumulo ipotizzato di almeno 100mila euro ricevute in un anno, con scambi di un paio di volta a settimana, ha intanto fornito una sua versione dei fatti, riportata in aula dai suoi avvocati difensori:

Ha ammesso di aver ricevuto delle somme da Massimo Rossi che costituivano la remunerazione per più attività consulenziali nell’ambito dello scenario dell’Information Technology mondiale e riguardanti piattaforme informatiche hardware e software. Tali consulenze non erano, però, in alcun modo ricollegabili alla funzione esercitata dall’Ing. Iorio in Sogei. Inoltre, nessun atto o intervento di qualsiasi tipo è stato mai compiuto dall’Ing. Iorio per favorire o anche semplicemente per agevolare le società del signor Massimo Rossi nelle gare alle quali queste ultime hanno partecipato” – hanno dichiarato gli avvocati Giorgio Perroni e Bruno Andò.

Ha invece deciso di rispondere alle domande del gip l’imprenditore arrestato con Iorio. A breve è attesa la decisione del gip su entrambe le posizioni.