Chi sono i soggetti economici coinvolti nella maxi inchiesta della Guardia di Finanza sulla corruzione nelle procedure di appalto pubblico
Due arresti sono stati eseguiti ieri sera da parte delle Fiamme Gialle del nucleo Pef a seguito della perquisizione nei confronti di alcuni pubblici ufficiali e imprese, accusati di corruzione e turbativa di gara, in procedure di appalto in materia di informatica e telecomunicazioni.
A finire in arresto, un dirigente di Sogei e un imprenditore, colti in flagrante durante lo scambio di una somma di denaro.
Nell’ambito di una indagine in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, la perquisizione locale, domiciliare e il sequestro, sono stati effettuati a partire dall’accusa di corruzione e turbativa di gara in numerose procedure di appalto, riguardanti i settori dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Queste erano state bandite sia da Sogei SPA, che dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa.
Per questo su disposizione della Procura della Repubblica, il decreto di perquisizione è stato eseguito ieri sera nei confronti di alcuni pubblici ufficiali e imprese, facendo finire in manette un dirigente di Sogei e un imprenditore che sono stati colti in flagrante dopo uno scambio di denaro, e cioè una somma pari a 15 mila euro, posto sotto sequestro.
Nell’inchiesta più ampia della Guardia di Finanza sono coinvolti nelle perquisizioni in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti, anche soggetti economici quali le società quotate Digital Value Spa e Olidata Spa.
Tra le due persone arrestate ieri sera per corruzione e turbativa d’asta, c’è Paolino Iorio, l’attuale direttore generale della Sogei, società in house controllata dal Mef.
Era stato colto il flagrante durante uno scambio di denaro con un imprenditore anche lui tratto in arresto, dal nucleo Pef della Guardia di Finanza, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione nelle procedure di appalto pubblico, in già 18 persone e 14 società risultano indagate.
Iorio, che ora si trova ristretto ai domiciliari, avrebbe ricevuto indebitamente “mazzette” per una somma complessiva di decine di migliaia di euro dall’imprenditore, a fronte come spiega la nota: “Di una serie di contratti stipulati con Sogei Spa dove si impegnava ad acquistare prodotti e servizi forniti dalle imprese per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro”
Lo scambio di denaro sarebbe avvenuto con una frequenza di almeno due incontri al mese, presumibilmente dal circa un anno, e cioè dal mese di novembre 2023, secondo quanto emerso dalle intercettazioni.
Tra gli indagati c’è anche l’imprenditore Andrea Stroppa, classe ’94, ritenuto, secondo quanto scrive la Gdf, il “referente di Elon Musk in Italia”.