Un momento della manifestazione Pro Gaza. Foto Canaledieci
Alla manifestazione pro Gaza in 10mila: c'è anche l'Anpi di Roma e tanti movimenti studenteschi
Manifestazione Pro Gaza a Roma con la comunità palestinese in prima fila che avrebbe voluto sentire anche la voce ebraica contro la guerra. Un’assenza notata tra – chi sostiene 5mila chi 10mila – manifestanti che nel pomeriggio di oggi, 12 ottobre, hanno attraversato Roma da Ostiense fino a piazza Vittorio.
L’urlo “Palestina libera”, e ancora il coro “Ora e sempre resistenza”. Il popolo pro Gaza è tornato in piazza a una settimana dalla manifestazione del 5 ottobre macchiata dagli scontri con la polizia. E ancora una volta da piazzale Ostiense per raggiungere piazza Vittorio.
Accanto alle bandiere palestinesi quelle del Libano e della pace. “Intifada fino alla vittoria – risuona da qualche megafono – Israele sionista, Israele fascista, Stato terrorista“. Ad attendere i manifestanti anche l’Anpi.
“Con Hamas fino alla vittoria”, si legge su uno dei cartelli mentre i manifestanti intonano il coro “Sinonisti peggio dei nazisti”, in un altro cartello retto da un uomo con la bandiera della pace sulle spalle, si legge: “Avete superato i nazisti. Fosse ardeatine: 10 per ogni ucciso a via Rasella. Gaza: 35 per ogni ucciso il 7 ottobre”.
Una manifestazione temuta dal punto di vista dell’ordine pubblico vista la guerriglia scatenata da alcuni militanti rimasti sconosciuti (l’unico arrestato ha passato una sola notte in caserma) nella manifestazione precedente, ma che oggi almeno fino alla tappa finale non ha riservato criticità.
A organizzare l’iniziativa la Comunità palestinese di Roma e del Lazio e il Movimento degli studenti palestinesi, due realtà il 5 ottobre avevano deciso di non scendere in piazza per rispettare il divieto della questura che non aveva autorizzato il corteo per motivi di ordine pubblico.
Ad aderire alla manifestazione il collettivo Zaum e il coordinamento dei collettivi della Sapienza. Tra le bandiere Insieme a loro Potere al Popolo, cambiare Rotta e l’Arci.